(Teleborsa) - Il sindacato Anief interviene sulle nuove regole per la formazione del personale scolastico. Il sindacato si è espresso in modo critico sulle Linee guida triennali presentate oggi al Ministero dell’Istruzione e del Merito in un incontro con i sindacati sulla Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione (SAFI), il cui compito sarà quello di uniformare l’offerta formativa per gli istituti che ne faranno richiesta.
I contenuti essenziali delle Linee guida sono rappresentati da piani di formazione che, partendo dalle competenze del personale già in servizio, offrono le integrazioni necessarie per gli adeguamenti alle nuove esigenze didattiche. Nel piano della formazione è previsto anche il personale ATA, nonché un chiaro riferimento alla formazione rivolto alle famiglie degli studenti.
Il giovane sindacato della scuola ha quindi messo in chiaro la sua posizione. Il vice-presidente dell'Anief, Gianmauro Nonnis, ha fatto presente che "la formazione del personale ATA non può che vederci d’accordo, molto meno d’accordo siamo con la formazione rivolta al personale docente già abilitato".
"La formula, impostata con la formula facoltativa e incentivata, rischia di non incontrare i favori dei destinatari per i sovraccarichi che già stanno gravando sulla quotidianità degli impegni lavorativi. Inoltre, il personale abilitato è già formato di suo. Meglio sarebbe stato rivolgere la formazione al personale, docente e ATA, regolarmente in servizio ma non abilitato e non debitamente formato per le nuove competenze".
Secondo la sindacalista Anief Maria Cristina Ferrara, "per quanto alcuni passaggi delle linee guida rassicurano in tal senso, meglio sarebbe esplicitare che il nuovo ente SAFI da semplice uniformatore di offerta formativa non si tramuti in un organo che individui a quali enti formativi attualmente iscritti alla piattaforma S.O.F.I.A. debbano essere rivolte le offerte formative degli istituti”.
"Un quarto del personale scolastico non è di ruolo, quindi se l’obbiettivo è la formazione per una migliore prestazione lavorativa occorre intervenire prima su questa quota del personale, assumendo e stabilizzando tali lavoratori utilizzando i canali esistenti", sostiene il leader ìdel siondacato Marcello Pacifico, che fa riferimento alle "graduatorie provinciali, sia per il personale docente che per gli ATA, proponendo dei corsi di formazione per quanti privi di abilitazione necessitano di un reale periodo di avviamento al lavoro”.