(Teleborsa) - Borse europee in picchiata dopo la controffensiva della Cina sui dazi USA, che fa temere per un rallentamento economico globale. Le tensioni sulle trattative commerciali, insieme ad altri fattori geopolitici, sono stati citati dal presidente della Fed Powell nel suo discorso a Jackson Hole, assicurando l'impegno della Banca Centrale americana a sostenere l'economia. Citata anche la crisi politica italiana, nel giorno in cui si è tenuto il primo incontro tra M5s e Pd. Le consultazioni riprenderanno martedì prossimo 27 agosto 2019.
Dal fronte macro va segnalato il crollo del settore immobiliare USA a luglio che va ad aggiungersi alla crisi del settore manifatturiero a stelle e strisce.
Wall Street prosegue le contrattazioni in forte ribasso, con l'S&P-500 che flette dell'1,69%.
Seduta in lieve rialzo per l'Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,108. Sessione euforica per l'oro, che mostra un balzo dell'1,95%. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-2,76%), che ha toccato 53,82 dollari per barile.
Invariato lo spread, che si posiziona a +197 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta all'1,30%.
Nello scenario borsistico europeo scivola Francoforte, con un netto svantaggio dell'1,15%, piccola perdita per Londra, che scambia con un -0,47%, in rosso Parigi, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,14%.
Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno l'1,65%; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 22.437 punti. In rosso il FTSE Italia Mid Cap (-1,25%), come il FTSE Italia Star (-1,3%).
In Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,71 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i contratti si sono attestati a 201.652, rispetto ai precedenti 196.059, mentre i volumi scambiati sono passati da 0,49 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,58 miliardi.
A fronte dei 213 titoli trattati, 156 azioni hanno chiuso in ribasso. Per contro 42 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 15 azioni del listino italiano.
Scivolano sul listino milanese tutti i settori.
Nel listino, i settori tecnologia (-3,68%), bancario (-2,21%) e beni industriali (-2,02%) sono stati tra i più venduti.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Recordati (+1,19%) e Juventus (+1,09%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su STMicroelectronics, che ha chiuso a -4,47%.
Spicca la prestazione negativa di CNH Industrial, che scende del 3,37%.
Unicredit scende del 3,10%.
Sensibili perdite per Fineco, in calo del 2,98%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, CIR (+0,96%) e Tod's (+0,73%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Carel Industries, che ha terminato le contrattazioni a -4,00%.
In apnea doValue, che arretra del 3,03%.
Tonfo di Biesse, che mostra una caduta del 2,87%.
Lettera su Datalogic, che registra un importante calo del 2,52%.