(Teleborsa) - C'è grande attesa per l'esito della riunione di politica monetaria della BCE, che oggi annuncerà le possibili misure di politica monetaria, dando spazio al Presidente Mario Draghi di dare qualche indicazione in più sullo scenario di riferimento.
L'attenzione sulla BCE è sempre molto alta, ma in queste fati di grande incertezza dei mercati e di crisi dell'economia globale, il punto di vista delle autorità di politica monetaria è sempre cruciale, per tastare il polso della situazione economica.
Il governatore della Bank of England Mark Carney ha recentemente chiarito che non è ancora ora di alzare i tassi di interesse, dopo che la banca centrale britannica aveva già passato la mano la scorsa settimana, perché l'inflazione continua a mantenersi troppo bassa.
Lo stesso accadrà molto probabilmente alla Fed che, dopo aver frettolosamente alzato il costo del denaro a dicembre, si trova ora in una situazione assurda in cui le scelte di politica monetaria non rispondono alle dinamiche dell'inflazione, a causa del tracollo del petrolio. Questo ha alimentato l'attesa di un nulla di fatto alla prossima riunione di marzo da parte dei banchieri statunitensi.
Ed ecco che arriva anche il turno dell'Eurotower e di Mario Draghi, che non potrà far altro che confermare una situazione lampante di crisi, complicata anche dalle turbolenze sulle banche, e ribadire pieno sostegno all'economia, anche con la promessa di fare di più per sostenere la crescita.
Ci sarà qualche novità su tassi o quantitative easing oggi? Le attese sono per un sostanziale nulla di fatto nell'immediato, ma il Presidente dovrà essere bravo soprattutto a trovare il giusto equilibro per non deludere ne alimentare troppo le speranze degli operatori.