(Teleborsa) - Giornata di passione per i mercati mondiali, che hanno bruciato miliardi di capitalizzazione, per l'acutizzarsi della crisi dell'economia cinese e per mancato impatto delle misure lanciate da Pechino nel weekend, giudicate deboli dagli operatori di mercato, che contavano in una pioggia di liquidità da parte della banca centrale cinese.
Il risultato è stato un crollo delle borse cinesi, con Shanghai che ha chiuso in calo dell'8,5% ed un tracollo dei maggiori listini asiatici.
Le vendite hanno colpito anche Wall Street nel pomeriggio, investendo le commodities: giù i metalli ed il petrolio, che scambia sotto i 39 dollari a New York, mentre viaggia in controtendenza l'oro, che scambia attorno ai 1.160 dollari l'oncia, grazie alla sua natura di bene rifugio. A testimoniare la paura nelle sale operative anche l'andamento dell'indice VIX della volatilità.
Tra i mercati del Vecchio Continente, in apnea Francoforte, che arretra del 4,70%, tonfo di Londra, che mostra una caduta del 4,67%, mentre Parigi registra un importante calo del 5,35%.
Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda del 5,96%, portando avanti la scia ribassista di cinque cali consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 22.046 punti, in netto calo del 5,70%. Depresso il FTSE Italia Mid Cap (-3,98%), come il FTSE Italia Star (-3,8%).
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 5,85 miliardi di euro, con un incremento di ben 2.185,2 milioni di euro, pari al 59,57%, rispetto ai precedenti 3,67 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,02 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,8 miliardi.
Su 223 titoli scambiati sulla borsa di Milano, 215 azioni hanno chiuso in territorio negativo, mentre 6 azioni hanno portato a casa un rialzo. Invariate le altre 2 azioni del listino milanese.
In discesa a Piazza Affari tutti i comparti. Tra i più venduti della lista, sensibili ribassi si sono manifestati sui comparti Materie prime (-9,53%), Petroliferi (-7,75%) e Viaggi e intrattenimento, che mostra una perdita di 6,45%.
Tutti i titoli ad alta capitalizzazione sono in perdita a Piazza Affari. Le peggiori performance si sono registrate su Tenaris, che ha chiuso a -9,61%.
Affonda ENI, con un ribasso del 7,98% a causa del crollo del greggio.
Crolla Fiat Chrysler Automobiles, con una flessione del 7,76%, assieme al resto del settore auto, che puntava molto sulla Cina.
Vendite a piene mani su Banca Mps, che soffre un decremento del 7,07%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, vola OVS, con una marcata risalita del 3,61%.
Tonica Parmalat che evidenzia un bel vantaggio dell'1,25%.