(Teleborsa) - La Corte di Giustizia europea ha finalmente sciolto il nodo sui precari della scuola e del pubblico impiego, mettendo fine all'abuso dei contratti a termine.
I giudici sovranazionali hanno dato ragione alle rivendicazioni poste prima di tutti dal sindacato della scuola Anief nel 2010.
"E' una pagina storica che pone fine alla precarietà nella scuola e in tutto il pubblico impiego - ha dichiarato il presidente Anief e segretario organizzativo Confedir Marcello Pacifico -, cinque anni dopo la denuncia alla stampa e un contenzioso avviato presso le corti del lavoro per migliaia di supplenti".
La sentenza apre la strada alla stabilizzazione di 250 mila precari, che potranno richiedere risarcimenti per 2 miliardi di euro, oltre agli scatti di anzianità maturati tra il 2002 e il 2012 dopo il primo biennio di servizio e le mensilità estive su posto vacante.
Il sindacato per la scuola Anief, che ha organizzato un convegno in Parlamento domani per commentare la storica sentenza, avvierà ricorsi anche per i precari Afam, Sanità, Regioni ed Enti locali.