(Teleborsa) - "La prima riforma da realizzare è riportare il tempo scuola sui livelli precedenti alla riforma Tremonti-Gelmini del 2008: lo si faccia subito, inserendo nella prossima Legge di Stabilità almeno 3 miliardi di euro".
A chiederlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF e segretario organizzativo Confedir, nel corso dell'intervento tenuto a Roma, nella Sala Colonne della Camera, in occasione della Giornata di Ascolto sulle linee guida della "Buona Scuola", il patto educativo che il Governo Renzi propone al Paese e al quale tutti sono chiamati a contribuire.
"Fino a sei anni fa - ha detto il sindacalista - l'Italia deteneva dei livelli scolatici ambiti da tutto il mondo. Tagliando centinaia di ore di offerta formativa l'anno, 4mila scuole e 200mila unità di personale, tra docenti e Ata, con riflessi negativi su tutto il comparto ma soprattutto sui precari, siamo riusciti nell'impresa di ritrovarci con un'offerta formativa compressa, di qualità ridotta perché venutasi a trovare con il numero di ore più basso dell'area Ocse".
Il tempo scuola degli alunni, in particolare, si è ridotto al punto di farci ritrovare in fondo alla classifica internazionale: facendo sparire, con la Legge 133/08, più di un sesto dell'orario scolastico, oggi l'Italia detiene il triste primato negativo di 4.455 ore studio complessive nell'istruzione primaria, rispetto alla media di 4.717 dell'area Ocse. E lo stesso vale per la scuola superiore di primo grado, visto che i nostri ragazzi passano sui banchi 2.970 ore, contro le 3.034 dei Paesi dell'area.
"Per recuperare il gap - spiega Pacifico - non c'è altra scelta che quella dell'investimento. Servono risorse fresche: almeno 3 miliardi di euro. Ma attenzione, perché devono essere soldi veri, non come quelli degli scatti di anzianità, saccheggiati, con la complicità di alcuni sindacati, dal fondo destinato per legge al Miglioramento dell'offerta formativa".