(Teleborsa) - I leader dell'Unione europea, riuniti in un vertice UE a Bruxelles, valuteranno le nuove sanzioni contro la Russia per non essere stata in grado di ridimensionare la crisi ucraina e per allinearsi all'esortazione degli Stati Uniti.
"Non abbiamo parlato con tutti gli Stati membri", ha detto ieri ai giornalisti Angela Merkel, dopo un incontro nella città croata di Dubrovnik.
Gli Stati Uniti hanno esortato gli alleati europei a sostenere sanzioni più forti contro la Russia e hanno accusato l'ex nemico della Guerra Fredda di inviare armi pesanti ai ribelli filo-russi delle regioni orientali dell'Ucraina. Nella riunione verranno considerate anche le obiezioni sollevate da Italia, Austria, Slovacchia, Francia e Grecia, che hanno fortemente rallentato quest'iniziativa, che richiederebbe invece una decisione unanime.
Gli Stati Uniti dal canto loro, come confermano fonti interne all'amministrazione Obama, potrebbero inasprire già questa settimana le sanzioni alla Russia, nei settori finanziario e della difesa.
"Mentre la Russia dice di cercare la pace, le sue azioni non corrispondono alle sue dichiarazioni retoriche", ha ribadito il governo degli Stati Uniti in un comunicato. "Non abbiamo alcuna prova che il sostegno della Russia per i separatisti sia cessato. In effetti, abbiamo riscontri che la Russia continui a fornire loro armi pesanti, altre attrezzature militari e finanziamenti, oltreché a permettere libero ingresso in Ucraina dei suoi militari".
Obama ha parlato per telefono con la Merkel della situazione in Ucraina. I due leader hanno ribadito "che la Russia deve prendere misure immediate per disinnescare la situazione in Ucraina orientale e che a tutt'oggi né gli Stati Uniti, né la Germania, ha visto Russia compiere queste azioni necessarie".
E 'stata questa la prima conversazione tra i due leader, da quando la Germania ha espulso il capo dell'Intelligence americana a Berlino la settimana scorsa, per le presunte spie Usa infiltrate in Germania.