(Teleborsa) - È alto il tasso di insofferenza nella scuola per la mancata applicazione di deroghe che permettano l’uscita anticipata dal lavoro per andare in pensione, in anticipo e senza penalizzazioni rispetto alla inappropriata soglia introdotta a partire dal 2011 con la riforma Monti-Fornero: in sole 48 ore sono state 10mila le firme di adesione alla petizione Anief per il pensionamento a 60 anni, col massimo contributivo e riscatto gratuito della laurea, specifico per il personale docente e scolastico della scuola italiana, il più vecchio in Europa e nel mondo.

“Questa petizione – spiega il promotore Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - vuole riconoscere al personale docente e scolastico la stessa finestra per la pensione di limite anagrafico a 60 anni prevista per il personale delle forze militari (d.lgs. 66/2010) e di polizia (d.lgs. 334/2000), con la possibilità, a domanda, di permanere in servizio anche con compiti di tutoraggio e orientamento per i neo-assunti, con incentivi, fino a 67 anni”.

L’iniziativa chiede per il personale docente e scolastico anche lo stesso riscatto gratuito degli anni universitari di valore legale della laurea, previsto per gli ufficiali delle forze militare dall'art. 32 eel DPR 1092/1973, in quanto titolo di accesso alla professione. La richiesta si deve anche all'ultimo rapporto dell'ARAN sull'età anagrafica dei dipendenti della pubblica amministrazione, del 2021, che conferma il progressivo invecchiamento del personale docente e scolastico, rispetto all'attuale riforma delle pensioni che prevede il pensionamento dopo quasi 44 anni di contributi o il limite anagrafico di quasi 68 anni di età.

Nel 2021, ben 235.741 unità erano in servizio a scuola con un'età over 60 (18 6%), a dispetto di quanto avveniva nelle forze di polizia con 2.296 unità (0,8%) e nelle forze armate con 186 unità (0,1%): ciò in ragione della specificità dell'ordinamento militare, del rischio, ma a dispetto del burnout che non è riconosciuto agli insegnanti e a tutto il personale scolastico.

Anche per superare il gap generazionale tra studenti e insegnanti, svecchiare il corpo docente, intervenire sul burnout, pertanto, il sindacato Anief ritiene necessario modificare le norme sull'accesso alla pensione e sul riscatto gratuito degli anni di formazione del personale docente e scolastico. “Il tuo supporto – si legge nella petizione - può spingere il Governo e il Parlamento a cambiare la norma anche per superare i rilievi opposti dalla Consulta nella sentenza n. 270/2022 per i Funzionari delle forze di Polizia, e a far riconoscere la professionalità e la peculiarità del lavoro del corpo insegnante e di tutto il personale scolastico”.