(Teleborsa) - Torna in negativo il mercato delle auto usate in agosto (con dati in attesa di consolidamento): 287.100 trasferimenti di proprietà nel mese rispetto ai 301.113 di agosto 2023, un calo del 4,7% e un livello inferiore del 9,6% rispetto al 2019. Secondo i dati pubblicati da Unare, i trasferimenti netti perdono il 3,3% e le minivolture il 6,7%. Nei primi 8 mesi la crescita si riduce all’8,2% con 3.481.858 passaggi complessivi rispetto ai 3.217.090 di gennaio-agosto 2023 (-3,9% sul 2019).

In agosto il diesel, benché in calo di ben 3,1 punti rispetto allo stesso mese 2023, mantiene la leadership fra le motorizzazioni nel mercato dell’usato, e risale al 46,9% di quota rispetto al 45,4% dei primi 7 mesi dell’anno, portando al 45,6% il cumulato degli 8 mesi; al secondo posto il motore a benzina al 37,2% (-0,1 p.p. e al 38,4% nel cumulato). Le ibride occupano la terza posizione con il 7,4% nel mese e nel cumulato, segue il Gpl (al 4,7% nel mese e 4,8% negli 8 mesi). Il metano si posiziona al 2,2% in agosto e in gennaio-agosto, mentre i trasferimenti netti di auto BEV e plug-in pesano rispettivamente lo 0,8% e 0,9% del totale (0,7% e 0,9% nel cumulato).

Si mantiene stabile anche in agosto il quadro dei trasferimenti per contraente: stabili gli scambi tra privati/aziende, che rimangono largamente predominanti e nel mese rappresentano il 57,1% di tutti i passaggi di proprietà (56,1% nel cumulato). Cedono 0,8 punti quelli da operatore a cliente finale, al 38,5% nel mese (39,5% in gennaio-agosto). In crescita gli scambi provenienti da autoimmatricolazioni (3,7%), mentre rimangono sostanzialmente stabili quelli provenienti dal noleggio (0,7% complessivo nel mese e 0,8% negli 8 mesi).

L’analisi per regione mostra una modifica del ranking usuale sul podio, in un mese che però pesa il 34% in meno rispetto alla media dei mesi precedenti. Al primo posto si conferma la Lombardia al 13,3% e al secondo sale la Sicilia al 9,4% (seppur in flessione di mezzo punto sul 2023), scavalcando il Lazio che scende in terza posizione con l’8,9% (-0,2 p.p.) per la flessione degli scambi sia fra privati che da operatore a privati/società

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