(Teleborsa) - Condividere la comprensione dei rischi associati all'intelligenza artificiale avanzata, impegnandosi a garantire uno sviluppo e un'implementazione sicuri di questa tecnologia. Questo l'obiettivo della "Dichiarazione di Bletchley sull'IA" siglata ieri da Unione Europea e altre 28 nazioni – tra le quali il Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Brasile, India, Nigeria e Arabia Saudita – in occasione del vertice sull'intelligenza artificiale (AI - Safety Summit), prima grande conferenza internazionale sul tema organizzata dal governo britannico per definire una visione comune da adottare nei prossimi cinque anni, affrontando le priorità legate a potenzialità e rischi di questa tecnologia. Sede del summit è Bletchley Park, la tenuta a circa 80 km da Londra dove, nel corso della Seconda guerra mondiale, il famoso matematico Alan Turing e il suo gruppo di ricercatori riuscirono a decifrare il codice "Enigma" utilizzato dai nazisti, contribuendo così ai successi bellici degli Alleati.

La "Dichiarazione di Bletchley sull'IA" – ha dichiarato il governo britannico – realizza gli obiettivi principali del summit: stabilire un accordo condiviso e una responsabilità reciproca riguardo ai rischi, alle opportunità e alla procedura futura per la collaborazione internazionale sulla sicurezza e la ricerca nell'ambito dell'IA, con particolare enfasi sulla collaborazione scientifica. I paesi che hanno aderito all'accordo riconoscono che esistono rischi significativi legati a un possibile uso intenzionale improprio dell'IA. Tra le preoccupazioni emerse ci sono questioni legate alla sicurezza informatica, biotecnologia, disinformazione, pregiudizi e rischi per la privacy. La dichiarazione evidenzia il "potenziale di danni gravi, persino catastrofici, sia deliberati che non intenzionali, derivanti dalle capacità più rilevanti" dei modelli di IA. Per questo motivo, le nazioni coinvolte si sono impegnate a promuovere trasparenza e responsabilità tra gli sviluppatori di IA avanzata, in particolare riguardo alla misurazione, monitoraggio e mitigazione delle capacità dannose.

"Per governare il fenomeno dell'IA – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso – occorre prevedere, come ha fatto il Presidente USA Biden e come sta avvenendo in ambito UE, normative vincolanti sui sistemi complessi che assicurino un'adeguata analisi preventiva dei rischi e di possibili attività di mitigazione, l'individuazione delle responsabilità degli attori coinvolti, il rispetto della proprietà intellettuale e della privacy. Dobbiamo cercare il giusto equilibrio tra innovazione e sviluppo, da un lato, e sicurezza, etica e rispetto dei diritti umani dall'altro. L’intelligenza artificiale quale moltiplicatore esponenziale dell’intelligenza naturale deve porre al centro la persona e la sua sfera di valori, secondo una visione antropocentrica".

"È importante – ha detto Urso nel suo intervento all'AI Safety Summit – anche la decisione del primo ministro britannico Rishi Sunak di istituire un Istituto per la sicurezza dell'IA". In questo solco, ha detto ancora il ministro, "l'Italia nel ruolo di presidente del G7 2024 proporrà un salto di qualità facendo seguito a quanto ha già proposto la presidenza giapponese con l'Hiroshima Al Process per configurare il sostegno alla innovazione con le esigenze della sicurezza". Per Urso l'approvazione lunedì scorso del codice di condotta e dei principi guida per gli sviluppatori "è un passo nella giusta direzione". Al tempo stesso, secondo il ministro, "la cooperazione internazionale nella regolamentazione dell'IA è sempre più fondamentale per evitare una frammentazione normativa che potrebbe ostacolare l'innovazione". Dopo la recente intesa trilaterale fra Italia, Germania e Francia, ha notato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, l'appuntamento di Bletchey Park segna "l'inizio di un percorso di coinvolgimento di altri continenti per giungere a quello che noi auspichiamo: una nuova alleanza globale, come per il clima, sulle regole e le tutele da adottare in risposta alla sfida dell'Intelligenza artificiale".

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha definito l'accordo una pietra miliare, sottolineando come "le maggiori potenze mondiali riconoscano l'urgenza di comprendere i rischi associati all'IA".

Oggi, per la seconda giornata dell'AI Safety Summit, è atteso l'intervento a Bletchley Park della presidente del consiglio Giorgia Meloni che ha messo l'Intelligenza artificiale al centro dell'agenda del G7 italiano e a Londra ribadirà la necessità di dare un'etica agli algoritmi, attraverso meccanismi di governance globale.

Fra ingenti misure di sicurezza, sono attesi anche alcuni tycoon innovatori della Silicon Valley come Sam Altman, considerato il padre di ChatGpt, o Elon Musk, che al termine avrà una conversazione con Sunak in diretta su X.