(Teleborsa) - Enel punta a un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche nei prossimi tre anni, soprattutto con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro in termini di contributo positivo alla riduzione dell'indebitamento netto di gruppo. Il gruppo italiano prevede che la maggior parte di questo piano sia completata entro la fine del 2023, conseguendo una struttura societaria più agile, focalizzata nei sei Paesi core. Lo ha svelato il big italiano dell'energia presentando il proprio Piano Strategico 2023-2025.
Nello specifico, tra le altre cose: è previsto che le attività in Europa si concentrino in Italia e Spagna con la cessione degli asset in Romania; in America Latina, il Gruppo prevede di uscire da Perù e Argentina; si prevede che gli asset in Ceará siano ceduti al fine di focalizzarsi maggiormente sulle reti di distribuzione nei grandi agglomerati urbani (Rio e San Paolo).
Queste azioni permetteranno di assicurare la crescita e la solidità finanziaria, coniugando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell'utile netto ordinario del 10-13% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023, oltre a mantenere un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022. Il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile, viene sottolineato in una nota.
"Nei prossimi tre anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità dell'attuale scenario, attraverso una struttura più snella e indicatori finanziari più solidi - ha commentato l'AD Francesco Starace - Ciò aumenterà la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l'indipendenza energetica nei Paesi core".
Investimenti ed elettrificazione
Tra il 2023 e il 2025 il gruppo prevede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica.
Inoltre, Enel intende focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un'elettrificazione sostenibile, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché digitalizzando circa l'80% dei clienti di rete.
Obiettivi finanziari
Enel prevede che l'EBITDA ordinario di Gruppo cresca sino ad un valore compreso tra 22,2 miliardi di euro e 22,8 miliardi di euro nel 2025 dai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022, con un CAGR del 4-6%. Inoltre, prevede che l'Utile netto ordinario di Gruppo aumenti a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, dai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022, con un CAGR del 10-13%.
Indebitamento e finanza green
Il gruppo prevede che le azioni delineate dal Piano Strategico abbiano un impatto positivo immediatamente visibile sull'indebitamento netto di Gruppo, di cui si stima una significativa riduzione in un range di 51-52 miliardi di euro entro la fine del 2023, da 58-62 miliardi di euro stimati nel 2022. Di conseguenza, si prevede che il rapporto indebitamento netto/EBITDA diminuisca dal valore di 3,0-3,3 volte stimato nel 2022 a 2,4-2,5 volte nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano.
La finanza sostenibile resterà al centro della strategia finanziaria del Gruppo. Si prevede che la quota delle fonti di finanziamento sostenibile rispetto all’indebitamento lordo totale aumenti al 70% circa nel 2025 rispetto al 60% circa stimato nel 2022.