(Teleborsa) - Iniziato a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri: all'ordine del giorno un decreto unico con norme urgenti in materia di giustizia, rinvio dell'entrata in vigore della riforma penale e ergastolo ostativo, Covid, con l'anticipo della fine dell'obbligo di vaccino per i sanitari, ma anche la stretta sui raduni pubblici come i rave party. Attesa anche la lista dei sottosegretari mentre manca all'appello - contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi - il tema caro bollette.


Sotto i riflettori il tema giustizia con un decreto legge per mantenere il cosiddetto 'ergastolo ostativo', considerato dal governo Meloni "uno strumento essenziale" nel contrasto alla criminalità organizzata. Un rinvio a fine anno per l’entrata in vigore di alcune disposizioni della Riforma Cartabia.

Ma il Governo Meloni è pronto a segnare una inversione di tendenza rispetto alla precedenza esperienza anche sulla gestione della pandemia. Il Cdm infatti si appresta ad approvare l'anticipo al 1° novembre della scadenza dell'obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria e lo stop alle sanzioni per chi non ha rispettato l'obbligo.

Interventi che - viene sottolineato da Palazzo Chigi - vogliono "dare seguito all'indicazione tracciata dal Presidente Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche rese in Parlamento" segnando così "un primo atto di discontinuità, rispetto ai precedenti esecutivi".

Sulla questione però si scaldano subito gli animi. "Auspichiamo che il governo decida l'obbligatorietà delle vaccinazioni per il personale medico e infermieristico. Sarebbe inaccettabile costringere pazienti magari allettati a farsi curare da personale non vaccinato. Sarebbe - questa si - una forma di violenza verso i più fragili", questa la richiesta del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca.