Nel pomeriggio il segretario democratico ha dovuto affrontare anche la Direzione nazionale del partito, dopo il fallimento del referendum che ha portato alla sua dipartita.
"Grazie a tutti, grazie dell'affetto. C'è un passaggio interno che si deve fare, che sarà duro ma che a mio giudizio dovrà arrivare dopo il passaggio della crisi di governo che si sta per aprire, siamo il partito di maggioranza relativa e dobbiamo dare una mano al presidente della Repubblica per uscire dalla crisi di governo", ha detto Renzi davanti ai suoi.
"Il popolo ha votato, evviva il popolo. Se il popolo dice di No, mi assumo tutte le responsabilità della colpa", ha spiegato il premier uscente mostrandosi intenzionato più che mai ad andare subito al voto. "Propongo una linea politica: noi non abbiamo paura di niente e di nessuno. Quindi se le altre forze politiche vogliono andare a votare dopo la sentenza della Consulta, lo dicano. Il Pd non ha paura della democrazia". "Cederò il campanello al successore con un abbraccio. Non decido io, ma tutti i partiti", ha aggiunto.