(Teleborsa) - Renzi a tutto campo. A Sassari il Premier parla del referendum costituzionale, del terremoto dell'Europa.

Sul referendum costituzionale il Presidente del Consiglio esordisce: "Permettetemi di fare una breve lezione di diritto costituzionale. Il bicameralismo paritario con l'espressione del doppio voto di fiducia non c'è l'ha nessuno al mondo. E' un meccanismo che i costituenti non volevano. Da 70 anni tutte le forze politiche chiedono il superamento del bicameralismo paritario". Il Premier ammette che qualcosa si è mosso ma spiega che c'è ancora molto da fare.



Ecco perché sempre a proposito del referendum, Renzi lancia il suo ultimatum: "O si cambia o se vogliono galleggiare ne trovano altri, si resta con i soliti", ha spiegato il Presidente del Consiglio a Rtl 102.5. "Se qualcuno vuole fare strani pasticci il giorno dopo li fa senza di me. Se i cittadini dicono di NO e vogliono un sistema che è quello decrepito che non funziona, io non posso essere quello che si mette d'accordo con gli altri partiti per fare un governo di scopo o un governicchio. Non sono disposto a stare ai giochini della vecchia politica. Io non ce la faccio a restare abbarbicato a una poltrona con il gusto di mantenere la poltrona. Io sto qui se posso cambiare le cose".

Davanti alla platea di Sassari, il Premier ha poi mandato un saluto abbracciando le popolazioni colpite dal sisma. Renzi ha assicurato sostegno e ricostruzione immediata.

Non poteva mancare una stoccata all'Europa. All'indomani dell'astensione dell'Italia sul voto del bilancio comunitario annuale, Renzi annuncia: "tutto ciò che serve per l'edilizia scolastica, piaccia o non piaccia ai signori di Bruxelles, verrà finanziato. Siamo un Paese che ha avuto terremoti devastanti negli ultimi sette anni, io penso che la stabilità dei signori di Bruxelles sia importante, ma la stabilità dei nostri figli che vanno a scuola sia più importante".