(Teleborsa) - Il numero uno della Commissione europea, Jean Claude Juncker, dopo l'incontro con il Premier Matteo Renzi, ha parlato di un'ampia identità di vedute fra Italia ed UE ed ha affermato che vi sono più punti di incontro che di disaccordo con Roma, anche sotto il profilo finanziario.
Durante la conferenza congiunta che si è tenuta a Roma, Juncker ha parlato della "saggezza" con cui Bruxelles applicherà le regole del Patto di stabilità, affermando che "non spingerà per una austerity stupida e cieca". Il numero uno della Commissione non ha voluto aggiungere nulla di più sul tema della flessibilità che l'Italia si vedrà riconoscere, rinviando alla comunicazione della Commissione che arriverà in primavera.
Dal canto suo, Renzi, rispondendo alle recenti critiche giunte dal cuore dell'UE, ha affermato che "la flessibilità non va messa in discussione" e "chi si affida a politiche di austerity commette un errore".
Il Premier italiano ha poi rimarcato "useremo la flessibilità concessa", ricordando che "l'Italia sta facendo più che i compiti a casa, sta dando dimostrazione di concretezza".
Poi, il Premier ha assicurato "vogliamo ridurre il debito pubblico", ricordando che anche la regola del pareggio ha i suoi limiti e citando una affermazione dell'ex sindaco di Firenze La Pira: "A che serve pareggio in bilancio se non è in pareggio la vita?"
Anche riguardo alle tematiche di finanza, Juncker ha affermato che i punti di vista dell'Italia e dell'UE "non sono tanto lontani" e quindi è "possibile gettare un ponte fra due posizioni che non sono antinomiche".
Intesa Juncker-Renzi sulla flessibilità. UE: "No austerity stupida e cieca"
26 febbraio 2016 - 18.42