(Teleborsa) - Matteo Renzi gioca in attacco sul salvataggio delle quattro banche.

"Chi ha truffato dovrà pagare e chi è stato truffato sarà risarcito", ha dichiarato ieri il premier nella trasmissione televisiva "Porta a Porta", ricordando che "abbiamo salvato un milione di correntisti e 7200 stipendi" e che "il sistema bancario italiano è solido. L'Italia sta ripartendo".

Riguardo all'accusa di conflitto di interesse per il ministro Maria Elena Boschi sul crac di Banca Etruria, Renzi l'ha definita "assurda", spiegando: "noi abbiamo mandato a casa l'intero CdA in cui c'era il padre di Boschi; il CdA è stato sanzionato e il padre di Boschi ha pagato una sanzione".

La mozione di sfiducia contro Maria Elena Boschi è dunque "un autogol per loro", "è tecnicamente assurda". "Nell'Italia della rottamazione, chi sbaglia paga, la legge è uguale per tutti, è finito il tempo delle leggi ad personam", ha tuonato Renzi.

Le opposizioni però non si lasciano intimidire dalle parole del premier: il centrodestra ha deciso di presentare una mozione contro l'intero governo. "Boschi è solo una figlia di questo governo, una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi", ha osservato Renato Brunetta in pieno accordo con Matteo Salvini, secondo il quale la "Boschi non è che una comparsa, è Renzi il diretto responsabile di questa strage di italiani".