(Teleborsa) - Per il terzo mese consecutivo si registra in Italia un calo della disoccupazione. Secondo i dati aggiornati stamane dall'ISTAT, il tasso dei senza lavoro è sceso all'11,8%, nel mese di settembre, raggiungendo il livello più basso degli ultimi due anni.

Non tutti però mostrano entusiasmo per tali dati, a cominciare dalle associazioni che raggruppano le PMI, preoccupate per un ritardo della ripresa, fino ai sindacati che leggono in chiaro scuro i numeri chiave sul mercato del lavoro.

Per la CISL i dati registrati dall'ISTAT segnano l'ormai visibile seppure lenta "inversione di tendenza" rispetto alla crisi del 2008 che ha visto nel biennio 2013-14 il punto più alto e drammaticamente intenso di questi otto anni". Ancora più importante e significativo, spiega il Segretario confederale della CISL, Gigi Petteni "il calo della disoccupazione che, nell'arco dei 12 mesi vede un -8,1%, portando il tasso di disoccupazione attuale all'11,8%".

Per il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, "E' indubbio che continuano ad esserci dei leggeri segnali positivi che corrispondono anche ad un aumento degli scoraggiati, tuttavia siamo lontanissimi dai livelli pre-crisi". E "continuiamo ad avere un grande divario tra la forza lavoro adulta e il fatto che rimane un drammatico problema della disoccupazione giovanile".

Soddisfatto, invece, il premier Matteo Renzi secondo il quale "il Jobs act ha restituito credibilità a livello internazionale", ma soprattutto "ha creato opportunità e posti di lavoro stabili".