(Teleborsa) - Non accenna a diminuire l'emergenza profughi in Europa.

E' di queste ultime ore la notizia di un giovane migrante, forse di nazionalità siriana, trovato morto all'imbocco francese dell'Eurotunnel. Secondo le prime ricostruzioni sarebbe morto fulminato mentre tentava di salire su un treno merci in procinto di attraversare la Manica.

Da giugno sono già dieci i migranti che hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il tunnel che separa la Francia dalla Gran Bretagna.

Intanto migliaia di richiedenti asilo stanno abbandonando i sempre più blindati confini con l'Ungheria diretti verso quelli serbo-croati.

Ma stanotte la Croazia ha chiuso tutti valichi di frontiera con Serbia perché, ha spiegato, il Paese è ormai "saturo" e le strutture non sono più in grado di ospitare profughi.

L'Ungheria, invece, sta terminando la costruzione di una barriera anti immigrati al confine con la Croazia.

Quanto alle azioni politiche, ieri il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza e con procedura d'urgenza il piano della Commissione UE per il ricollocamento di 120 mila profughi attraverso il meccanismo temporaneo delle quote obbligatorie.

Il prossimo 22 settembre si terrà un vertice straordinario dei Ministri degli Interni mentre il giorno seguente, il 23 settembre, si riuniranno i capi di Stato e di Governo in un altro summit straordinario chiesto e ottenuto dal Presidente dell'Unione Europea Donald Tusk.