(Teleborsa) - Giornata politica intensa quella odierna, con il braccio di ferro tra governo e opposizioni sul disegno di legge (ddl) riforme costituzionali.
Alla fine della partita l'Esecutivo sembra averla spuntata: la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, infatti, ha deciso che il ddl Boschi approderà nell'aula del Senato già domani, nonostante le minacce delle opposizioni di ritirare quasi tutti gli emendamenti.
Con un colpo a sorpresa il senatore leghista Roberto Calderoli aveva annunciato di voler ritirare quasi tutti i suoi emendamenti, mossa che avrebbe potuto riaprire il confronto in Commissione proprio ora che si stava arrivando in Aula.
"Se il governo vuole andare in aula - spiega Calderoli - è perché non ha i numeri in commissione, non per il numero degli emendamenti. Ma in ogni caso i numeri non li ha lo stesso".
Dopo la rottura di ieri tra i democratici, il premier Matteo Renzi decide di fare il punto sulla situazione chiamando a raccolta i suoi. Il segretario del Partito Democratico ha convocato per lunedì una riunione della direzione del partito.
Riforme, le opposizioni lanciano la sfida a Renzi ma il ddl va in Aula
La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama decide che il ddl riforme costituzionali approderà in Senato domani, nonostante le minacce delle opposizioni
16 settembre 2015 - 18.09