(Teleborsa) - "Non assumere nemmeno un assistente amministrativo, tecnico e ausiliario, a fronte di quasi 28mila posti liberi, rappresenterebbe uno smacco non tollerabile". Così Anief che avverte "se veramente l’Italia vuole continuare a calpestare le indicazioni dell’Europa sul precariato, ignorando sia le posizioni della Curia di Lussemburgo, sia la procedura d'infrazione 2124/10 della Commissione UE" il sindacato della scuola è "pronto ad avviare una class action e a sollecitare di nuovo alla stessa Commissione europea".
Anief reputa il comportamento del Miur inammissibile perchè "ci sono quasi 5mila posti che si libereranno per effetto delle domande di pensionamento" commenta Marcello Pacifico, presidente Anief "a cui si aggiungono circa 1.300 Ata che termineranno il servizio per via della pensione di vecchiaia: le circa 6.200 assunzioni rappresentavano il minimo sindacale sulle immissioni in ruolo". Chiediamo al Miur di ripensarci, continua Pacifico, "qualora ciò non avvenga entro lunedì 10 agosto, faremo partire le procedure per una class action finalizzata alle assunzioni su tutti i 30mila posti vacanti".
Inoltre, conclude il sindacalista, "scriverò io stesso una lettera alla Commissione di Bruxelles, a cui spiegherò che a distanza di più di cinque anni dalla prima nostra denuncia per la mancata osservanza della direttiva 70/99, che tutti i Paesi avrebbero dovuto adottare proprio per combattere l’abuso di precariato, si continuano a tenere nel limbo decine di migliaia di docenti, come tutti gli abilitati magistrali e dopo il 2011, e altrettanti supplenti Ata. Per i quali quest’anno si prospetta addirittura la beffa della sottrazione di 6mila posti come supplenti annuali”.