(Teleborsa) - A quanto pare il Governo cinese è disposto a tutto pur di non far scoppiare una bolla azionaria in Cina.
Secondo Bloomberg, che cita una fonte a conoscenza della situazione, Pechino avrebbe chiesto alla China Securities Finance Corporation di impiegare tra i 2.500 e i 3.000 miliardi di yuan, pari a circa 483 miliardi di dollari, per supportare il mercato azionario cinese.
La società, un'Istituzione finanziaria fondata dalle Borse di Shanghai e Shenzhen e da altre autorità di regolamentazione dei mercati,
dovrà offrire liquidità ai broker e comprare azioni e fondi comuni di investimento.
I fondi da impiegare per evitare altri panic selling sui mercati deriverebbero dalla Banca Centrale cinese, da linee di credito con le banche commerciali, da prestiti ottenuti dalla stessa China Securities Finance e dalla vendita di obbligazioni e titoli a breve termine da parte dell'Istituzione.
Non è la prima volta che il Governo, già alle prese con un'economia che stenta a tornare agli antichi fasti, interviene sul mercato azionario.
L'ultimo tentativo di fermare la fuga degli investitori, soprattutto esteri, dall'azionario cinese risale alla scorsa settimana.