(Teleborsa) - Nessuna decisione sul rinnovo dei vertici alla Cassa Depositi e Prestiti. Il CdA si è riunito oggi, ma non ha assunto alcuna decisione al riguardo, non essendosi presentato alcun dimissionario, limitandosi a convocare l'assemblea 10 luglio ed il 14 luglio, rispettivamente in prima e seconda convocazione. Una decisione che desta sorpresa, perché oggi si attendeva una nomina, dopo l'accordo raggiunto fra il governo (su parere del Ministero dell'Economia) e le fondazioni azioniste.
La prima riunione del Consiglio di Amministrazione aveva approvato solo la partecipazione della CDP al Fondo salva-imprese. Per la nuova governance e per il rinnovo dei vertici, invece, ci è voluto un po' più tempo, anche se i nomi erano quelli che si facevano da tempo. Alla Presidenza è stato scelto appunto Costamagna, attualmente presidente di Salini Impregilo, che sostituirà Franco Bassanini.
Più controversa la questione dell'Amministratore delegato, per il quale si faceva il nome di Fabio Gallia, in sostituzione di Giovanni Gorno Tempini, ma su questo punto non sembra sia stato raggiunto un accordo fra Governo e Fondazione, tant'è che il comunicato di Palazzo Chigi non ne faceva parola.
Quanto alle altre questioni in ballo c'è la questione della "politica dividendi", che su richiesta delle fondazioni dovrebbe restare stabile rispetto al 2014. Per quanto concerne il futuro, invece, il consigliere economico di Renzi, Andrea Guerra (ex Ad di Luxottica) ha sottolineato che "il governo non intende cambiare la missione di CDP" poiché questa ha "ottenuto risultati importanti".