(Teleborsa) - Bruxelles tenta invano di sedare il panico che in queste ore sta scuotendo la finanza europea.
Il portavoce della Commissione UE, Margaritis Schinas, ha tenuto a precisare, in occasione di una conferenza stampa, che l'unico termine per le trattative sulla Grecia è quello del 30 giugno, quando cessa l'accordo di proroga degli aiuti deciso a febbraio.
"Il 18 giugno ci sarà un Eurogruppo che avremmo preferito tenere con qualche progresso fatto, cosa che non è stato possibile fare", ha spiegato a proposito delle speculazioni secondo cui un mancato accordo all'Eurogruppo di giovedì segnerebbe un punto di non ritorno per la questione Grecia.
Nonostante ciò i mercati del Vecchio Continente scontano l'ansia da deadline imminente, come dimostrato dal crollo dell'azionario e dalla fiammata degli Spread.
Per ora tutto tace tra Atene e i creditori. A tenere banco sono solo le dichiarazioni. Da quelle del Premier ellenico, Alexis Tsipras, che attende pazientemente che i creditori internazionali diventino più realisti, a quelle di Jens Weidmann.
Il Presidente della Bundesbank ha detto che a questo punto il futuro delle trattative dipende solo dalla Grecia. "La palla è nella loro metà campo", la sua metafora calcistica.
Ma Weidmann si è spinto anche oltre, aggiungendo che le probabilità di un insuccesso aumentano di giorno in giorno.