(Teleborsa) - E' ufficialmente iniziata la piccola rivoluzione nel pagamento delle pensioni da parte dell'INPS.
A partire da oggi, come ampiamente annunciato dal Governo e dallo stesso Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, tutti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie dell'Inail, saranno unificati e pagati il primo giorno del mese, permettendo così a quei pensionati che hanno più di una pensione in differenti gestioni, che prevedevano fino ad oggi il pagamento in giorni diversi, di incassarle nello stesso giorno.
Ieri il numero uno dell'INPS, Tito Boeri, aveva scritto su Twitter : "Da domani tutte le pensioni pagate il primo del mese. Bene che lo sappiano i pensionati che le ritirano in contanti. Per favore, aiutateci ad avvisarli".
Intanto il Governo continua a ragionare sulla flessibilità in uscita e sulle modifiche alla legge Fornero, che da questa settimana saranno oggetto di dibattito in Senato mentre dal 3 giugno, in Commissione Lavoro alla Camera, inizieranno le audizioni del ministro Poletti, di Boeri e delle parti sociali.
Ieri il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha ribadito che l'Esecutivo sta innanzitutto valutando se la flessibilità in uscita dal lavoro sia sostenibile per le finanze statali nel lungo periodo.
Per ora sembra avere la meglio la proposta del PD che prevede l'uscita anticipata a partire da 62 anni di età con 35 anni di contributi in cambio di tagli ("penalizzazioni") sull'assegno per ogni anno mancante al raggiungimento del 66° anno di età. Quanto alla penalizzazione, si parla del 2% che può arrivare all'8%.