(Teleborsa) - Giornate calde per il mondo della scuola, che continua a protestare contro la Riforma Giannini, nel giorno in cui il Ministro ha convocato i sindacati per discutere di possibili modifiche al Ddl. Sono stati convocati per le 15 i leader della Cgil, Cisl e Uil, mentre domani sarà il turno delle associazioni studentesche e dei genitori.
Tornano in piazza stamattina gli insegnanti, quelli aderenti al Cobas, che hanno sempre protestato contro la "scuola-quiz", ed altri movimenti di protesta dei docenti, che hanno istituito un presidio permanente a Montecitorio.
Ad essere insoddisfatti sono anche gli studenti, che la scorsa notte hanno organizzato un flashmob dinanzi al Miur, per protestare contro le odiatissime prove Invalsi, che oggi si tengono alle seconde superiori.
Un dato sconcertante emerge con chiarezza: gli studenti non amano il test, che avrebbe dovuto costituire la base per valutare gli standard didattici. Secondo un sondaggio di Skuola.net, il 45% degli studenti li ritiene inadeguati, quanto a metodologia e contenuti, dicendosi contrari sia alla forma del quiz che all'uso della prova per valutare il rendimento. Oggi almeno 1 studente su 4 boicotterà il test.
Nel frattempo, il ddl scuola prosegue il suo iter parlamentare: nel pomeriggio dovrebbe arrivare l'OK della commissione Affari costituzionali della Camera.