(Teleborsa) - La bocciatura del blocco della perequazione per le pensioni potrebbe costare davvero molto cara all'Italia, andando oltre al maxi buco in bilancio.
Secondo quanto trapelato, la Commissione Europea potrebbe mettere "sotto monitoraggio" l'Italia per capire quanto la decisione della Consulta peserà sui conti pubblici.
Dalla risoluzione della questione potrebbe dipendere il via libera all'uso della flessibilità richiesto dal Paese per attenuare la regola del debito e il percorso di rientro del deficit strutturale.
Per ora dal Governo tutto tace, ma fonti interne al Ministero dell'Economia assicurano che l'Italia rispetterà l'obiettivo di deficit/PIL al 2,6% indicato nel Documento di Economia e Finanza (DEF).
Rinunciare alle regole sulla flessibilità significherebbe rispettare scrupolosamente le regole del fiscal compact. L'Italia tornerebbe dunque ai tempi dell'austerity.
L'Esecutivo dovrà dunque trovare in fretta le risorse per coprire la sentenza della Consulta. Il decreto sulla rivalutazione delle pensioni dovrebbe essere approntato venerdì dal Consiglio dei Ministri.
E' probabile che il Governo decida di rivalutare al 100% i trattamenti pensionistici più bassi, mentre le pensioni più alte si vedranno restituire importi via via più bassi in modo progressivo. Quelle più alte potrebbero addirittura essere escluse dalla restituzione delle somme derivanti dall'adeguamento al costo della vita.