(Teleborsa) - Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di aver considerato anche l’opzione nucleare in Ucraina, tra le varie soluzioni, se durante l’annessione della Crimea, avvenuto a primavera dello scorso anno, gli Stati Uniti fossero intervenuti, unitamente ai loro alleati.
"Eravamo pronti a farlo", ha detto Putin, in occasione della presentazione di un film documentario sull’annessione delle Crimea, presentato ieri alla tv di stato russa.
Il leader russo ha anche detto di aver messo in guardia sia gli Stati Uniti che l'Europa, ad evitare qualsiasi coinvolgimento, accusandoli peraltro di aver architettato la “cacciata” del presidente ucraino Viktor Yanukovich. "Ecco perché penso che nessuno abbia voluto avviare una pericolosa escalation che avrebbe potuto portare ad un conflitto mondiale”.
Nel film, intitolato "Crimea: la strada per la Patria", trasmesso da Rossiya-1, Putin ha detto di aver inviato un nucleo di intelligence militare e truppe d’elite, per guidare il disarmo di 20.000 soldati ucraini catturati in territorio di Crimea.
Le tensioni, poi, si sono acuite a causa della rivolta filo-russa nella regione del Donbass, tutt’ora in corso, che è costata oltre 6000 morti e che, nonostante il cessate il fuoco mediato dall’Europa, resta ancora sul tavolo di Obama per valutare l’armamento delle forze di Kiev.
Putin, il cui paese è stato colpito da Stati Uniti e Unione europea con forti sanzioni economiche che hanno contribuito a spingere l'economia russa verso la recessione, ha bollato l'amministrazione del presidente Barack Obama come "burattinai" delle proteste di massa i Ucraina che hanno portato all’estromissione dell’ex presidente Yanukovich, nel febbraio dello scorso anno.