(Teleborsa) - Le dichiarazioni rilasciate a Palermo dal Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, sull'introduzione di procedure che permettano di licenziare gli insegnanti della Scuola Pubblica hanno fatto letteralmente rabbrividire i sindacati della scuola.
"Ci si aspetterebbe, da chi governa il sistema dell’istruzione pubblica, un cenno di soddisfazione e apprezzamento: ed ecco invece l’ennesima incauta esternazione della ministra Giannini che lamenta l’impossibilità di licenziare gli insegnanti, a causa dell’eccessiva sindacalizzazione del settore", ha dichiarato Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, rimasto sconcertato "per la superficialità e la gratuità di simili affermazioni, di cui si fa molta fatica a cogliere il senso".
Dello stesso avviso Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir. "Prima di auspicare l’introduzione di procedure che permettano di licenziare gli insegnanti della Scuola pubblica, si pensi al licenziamento di dipendenti pubblici con responsabilità decisamente superiori ma che sino ad oggi si sono dimostrati intoccabili", ha dichiarato Pacifico aggiungendo che "se il Ministro vuole davvero migliorare l’efficienza al settore, faccia le dovute pressioni al Governo perché si innalzi lo stipendio dei docenti a livelli dignitosi e si alzi almeno un punto il PIL per l’istruzione".
(Foto: Alexas_Fotos /Pixabay)
Scuola, Giannini vuole licenziare gli insegnanti? Sconcertati i sindacati
20 ottobre 2014 - 11.48