(Teleborsa) - Le rivelazioni choc di Edward Snowden sullo spionaggio sistematico degli 007 statunitensi anche a danno della Cancelliera tedesca Angela Merkel non erano piaciute al Governo teutonico, questa è cosa nota.

Tuttavia sembrava che alla fine la Kanzlerin avesse messo una pietra sopra la questione, non prima di aver rimbrottato Barack Obama per questa antipatico "vizio" della National Security Agency americana e di aver chiesto un bilaterale con Washington per mettere a punto un "no-spy" deal, un accordo anti-spionaggio. Allora la cosa cadde nel vuoto per la scarsa volontà dello Zio Sam di dare alla Germania le rassicurazioni che cercava e la questione non fu più ripresa (almeno ufficialmente).

Invece, a quanto pare, a un anno di distanza dallo scoppio dello scandalo battezzato Datagate, il Governo tedesco è passato al contrattacco.

Per prima cosa ha silurato il colosso USA delle tlc Verizon cancellando anzitempo il contratto di fornitura per la gestione delle comunicazioni tra i ministeri tedeschi e quelli statunitensi.

Al posto del carrier a stelle e strisce è stata chiamata la tedesca Deutsche Telekom, evidentemente ritenuta più sicura.

Sembra poi (ma questo è solo un rumor) che la Cancelleria abbia deciso di staccare tutti i plug delle società estere che forniscono hardware per le comunicazioni ufficiali.

Dal ministero degli Interni hanno fatto sapere che si tratta di patriottismo, ma sembra ovvio che il caso Snowden, che aveva scosso molto anche l'opinione pubblica, potrebbe avere un peso molto elevato.

Senza contare che qualche mese fa anche il Cremlino aveva dato il benservito agli iPad di Apple per questioni di sicurezza.