(Teleborsa) - Il decreto lavoro ha ottenuto il via libera definitivo alla Camera, dopo il rinvio di ieri, a causa di una bagarre a Montecitorio fra il Movimento 5 Stelle e Sel. L'Aula ha detto sì al provvedimento con 279 voti a favore, 143 contrari e 3 astenuti.

Il decreto, noto anche come Decreto Poletti, in onore del Ministro del Welfare che ne è il firmatario e promotore, mira ad aumentare la flessibilità dei contratti a termine e produrre miglioramenti sul fronte occupazionale. Dalla Camera, il decreto esce senza grandi modifiche, giacche era già stato pattuito l'accordo sugli emendamenti più contestati. Fra le novità, l'estensione da 1 a 3 anni della durata del contratto a tempo determinato senza causale e l'introduzione di un limite del 20% per i contratti a termine.

Per la sua conversione c'era tempo sino al 19 maggio. Il decreto, inoltre, rappresenta il primo passo di una complessa riforma del mercato del lavoro, che si completerà con altri provvedimenti: ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e riordino dei rapporti di lavoro.

"Sono davvero soddisfatto e voglio ringraziare i deputati ed i senatori per il loro impegno, che ha consentito di completare l'iter del provvedimento nel rispetto dei tempi previsti", ha detto il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, n seguito all'approvazione.

Poletti ha poi ricordato che l'obiettivo del decreto è quello di "dare una risposta urgente alla necessità di rilanciare l'occupazione, semplificando il ricorso all'apprendistato ed al contratto a tempo determinato, per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro ed una permanenza più lunga dei lavoratori in azienda"

"Il lavoro - ha aggiunto il Ministro - lo creano le imprese che investono, dimostrando fiducia nel futuro" e senza il "peso eccessivo di adempimenti burocratici o il rischio di incorrere in possibili contenziosi".