(Teleborsa) - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non saranno giudicati secondo le leggi contro il terrorismo, che prevedono anche la pena capitale. A deciderlo la Corte suprema indiana, accogliendo il ricorso dei due marò contro l'utilizzo della polizia Nia antiterrorismo. Sospeso il processo a loro carico presso il tribunale speciale, la prossima udienza si terrà tra quattro settimane.
Soddisfatti i legali dei marò, secondo i quali il ricorso accolto oggi "contesta in toto il diritto dell'India a condurre l'inchiesta e a giudicare i due fucilieri italiani", chiedendo "la giurisdizione italiana".
La decisione arriva proprio dopo l'incontro tra il premier Matteo Renzi e il presidente americano, Barack Obama, a Roma durante il quale "abbiamo parlato della vicenda dei due marò illegalmente trattenuti in India", ha dichiarato Renzi in conferenza stampa, aggiungendo: "ho ringraziato il governo USA per il supporto dato in questa fase di discussione internazionale e ho chiesto al presidente Obama di poter contare su un ulteriore appoggio e sostegno".
Mercoledì scorso, invece, l'inviato speciale del governo per la questione dei marò, Staffan De Mistura, ha riferito davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.
Marò, accolto il ricorso dell'Italia contro la polizia Nia antiterrorismo
28 marzo 2014 - 10.11