(Teleborsa) - Sale la tensione tra Mosca e Washington. Dopo il referendum in Crimea che ha sancito l'annessione del Paese alla Russia, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che riconosce l'indipendenza della penisola, scatenando le ire dell'Occidente.

Il presidente americano Barack Obama, dopo aver ribadito che "nessuno riconosce il referendum in Crimea", ha dichiarato che "contro Mosca c'è l'isolamento internazionale".
L'inquilino della Casa Bianca ha emanato un decreto che contiene sanzioni economiche e congelamento dei beni ai danni di undici alti funzionari russi, compreso il presidente ucraino Yanukovich, il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin e il premier della Crimea Serghey Aksyonov, aggiungendo che gli USA sono pronti ad adottare nuove e più dure sanzioni contro Mosca.

Si muove anche l'Unione Europea: il Consiglio dei ministri degli esteri riunito a Bruxelles ha deciso di infliggere sanzioni (divieto di viaggio, congelamento di beni) a 21 personalità russe ed ucraine considerate coinvolte nell'intervento di Mosca in Crimea.

Intanto Kiev mobilita le truppe. Il premier ucraino ad interim, Oleksandr Turcinov, ha varato un decreto per la 'mobilitazione parziale' dell'esercito a causa della situazione di crisi.