(Teleborsa) - Illegittimi premio di maggioranza e liste bloccate. La Corte Costituzionale chiamata a pronunciarsi sul Porcellum, ha dichiarato illegittimo sia il premio di maggioranza senza soglia sia le liste bloccate.
Le motivazioni saranno rese note con la pubblicazione della sentenza che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici.
La norma concernente il premio di maggioranza, dichiarata illegittima, è quella che dispone l'assegnazione del premio sia alla Camera che al Senato alla lista o coalizione che abbia ottenuto i maggiori voti anche senza raggiungere 340 seggi a Montecitorio ed il 55% delle preferenze a Palazzo Madama. Inoltre, è illegittima la previsione di liste "bloccate", vale a dire quelle che non consentono all'elettore di esprimere una preferenza.
"Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali", ha sottolineato la Consulta.
La decisione della Corte Costituzionale ha suscitato una valanga di reazioni.
"La decisione della Consulta era ampiamente attesa, anche se è sempre bene aspettare di leggere le motivazioni. Noi l'avevamo detto. Ora la si smetta di mettere freni di ogni tipo e nel tempo più rapido possibile si arrivi a una nuova legge per assicurare correttezza della rappresentanza e il principio di governabilità" ha commentato Guglielmo Epifani.
Per il vice premier Angelino Alfano la decisione della Corte "è ottima". A questo punto "non ci sono più pretesti, non c'è più alibi per alcuno: si deve procedere con urgenza a cambiare la legge elettorale" ha detto il leader di Nuovo Centrodestra spiegando che la nuova legge elettorale deve avere "due obiettivi fissi: il mantenimento del bipolarismo e la restituzione ai cittadini del diritto di scegliere il proprio deputato o il proprio senatore".
Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta chiede di andare subito alle elezioni. Dello stesso avviso Beppe Grillo secondo il quale "i partiti, Letta e Napolitano non hanno più nessuna legittimità. Sono figli illegittimi della Repubblica" e chiede di "tornare al Mattarellum", si sciolgano le Camere e "si vada al voto. Non ci sono alternative".
Più cauto il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello che chiede di aspettare di leggere le motivazioni. "Attendiamo di leggere le motivazioni. Quanto già emerso autorizza a dire che da domani una riforma complessiva delle istituzioni, a cominciare dal bicameralismo e dalla riduzione del numero dei parlamentari, che comprenda anche la legge elettorale, è ancora più essenziale. Senza questo non si va da nessuna parte".