(Teleborsa) - Il nuovo Piano Strategico 2025-2027 di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ,"Oggi, per l’Italia del futuro", mette sul piatto 81 miliardi di euro per promuovere la competitività del Sistema Paese, stimolare la sicurezza economica e l'autonomia strategia e per rafforzare la coesione sociale e territoriale verso una "Just Transition". Sono questi gli obiettivi prioritari del nuovo Piano, approvato dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Giovanni Gorno Tempini, su proposta dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Dario Scannapieco.

Il Piano si inserisce in un contesto in cui l’Europa e l’Italia sono chiamate ad affrontare nuove sfide - dal calo demografico all’aumento dei consumi energetici, dall’accesso alle materie prime critiche a un nuovo panorama di finanza pubblica e tassi di interesse - ed in cui CDP metterà in atto interventi volti a supportare imprese e territori, consolidando il ruolo di banca promozionale per lo sviluppo del Paese, potenziando le logiche di impatto e sostenibilità e promuovendo la trasformazione digitale delle imprese e della Pubblica Amministrazione.


"Nell’ultimo triennio CDP ha consolidato anche grazie al fondamentale sostegno degli azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, il proprio ruolo di istituzione al servizio di aziende, pubbliche amministrazioni e territori", ha dichiarato il Presidente Giovanni Gorno Tempini, aggiungendo "il nuovo Piano potenzierà la nostra azione come volano per lo sviluppo dell’Italia, con un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale".

L'Amministratore Delegato Dario Scannapieco ha spiegato che il Gruppo, grazie al nuovo Piano Strategico, "pone solide basi per svolgere un ruolo cruciale come piattaforma di finanza e competenze a sostegno della crescita del Paese". "Negli ultimi tre anni - ha sottolineato - il Gruppo ha affrontato una profonda trasformazione grazie alla quale ha saputo evolversi mettendo al centro i valori di sostenibilità, diversità e inclusione. Oggi, in uno scenario decisamente cambiato, la nostra azione si amplierà a nuove aree di intervento con ulteriori strumenti e iniziative in grado di rispondere alle prossime sfide che dovranno affrontare famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni centrali e locali".

Il Piano precedente

Il precedente Piano 2022-2024 aveva sancito un cambio di approccio operativo del Gruppo basato u una logica "rischio-rendimento-impatto", che aveva consentito di rafforzare il suo sostegno a imprese, infrastrutture e territori e potenziato l’attività di advisory a favore della Pubblica Amministrazione.

Questo approccio aveva consentito a CDP di generare un rilevante impatto positivo sul territorio nazionale, misurabile in un contributo al PIL di circa l’1,6% e circa 410 mila posti di lavoro annui creati o mantenuti, in particolare donne e giovani. E sul fronte economico-finanziario, il Gruppo, nel triennio 2022-2024, ha superato i target prefissati in termini di risorse impegnate e attivate, con una sensibile crescita dell’utile accompagnata a una significativa ricostituzione del capitale.

Aumenta la potenza di fuoco nei prossimi tre anni

Nel prossimo triennio, Cassa Depositi e Prestiti accrescerà il sostegno a favore di imprese, infrastrutture e PA, impegnando risorse per complessivi 81 miliardi di euro, in aumento del 24% rispetto al target di 65 miliardi del Piano 2022-2024, in grado di attivare investimenti per circa 170 miliardi, in crescita del 32% rispetto all’obiettivo di 128 miliardi del precedente Piano, anche grazie all’attrazione di capitali di terzi.

Queste risorse verranno mobilitate verso il tessuto economico e suddivise fra i cinque pilastri: Business, Advisory, Equity, Real Asset e Internazionale. Tutte linee di intervento che puntano a generare un impatto significativo a livello economico e sociale, con effetti positivi concreti e tangibili su imprese, infrastrutture, Pubblica Amministrazione e territori, anche a livello internazionale.

La ripartizione delle risorse sui 5 pilastri

Nel dettaglio, la fetta più ampia per oltre 70 miliardi di euro saranno destinati alle attività di Business: di questi circa 9 miliardi a sostegno dello sviluppo infrastrutturale del Paese e circa 11 miliardi a beneficio della Pubblica Amministrazione, attraverso attività di finanziamento e gestione di risorse pubbliche. Per quanto riguarda le Imprese, l’obiettivo è fissato a 52 miliardi di volumi, potendo far leva, a partire da questo Piano, sulle sinergie con Simest, la società del Gruppo CDP che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo.

Nel settore dell’Equity si prevede un programma di investimenti di circa 4 miliardi per sostenere le imprese in portafoglio e realizzare nuove operazioni in aziende strategiche e fondi.

Sul fronte Real Asset sarà impegnato circa 1 miliardo nella riqualificazione degli asset in portafoglio anche per interventi di rigenerazione urbana, nel sostegno al settore turistico e, in collaborazione con le Fondazioni bancarie, per l'ampliamento dell’offerta sul fronte dell’abitare sociale, con il debutto nel nuovo segmento del ‘Service Housing’ a favore dei lavoratori del settore privato e dei servizi pubblici essenziali.

Sul fronte della Cooperazione Internazionale, attraverso l’impiego di circa 5 miliardi di euro di risorse in stretta collaborazione con il Sistema italiano della Cooperazione, verrà rafforzata ulteriormente l’attività di finanziamento e di assistenza tecnica, con focus soprattutto sull’Africa e in linea con gli impegni assunti dal Paese, grazie anche alla piena attivazione di fonti e strumenti disponibili.

Tutto ciò si tradurrà, anche grazie a un maggior contributo delle attività di Advisory, in investimenti sostenuti nel prossimo triennio per circa 170 miliardi di euro.