Il nono Rapporto annuale dell’Osservatorio Private Banking, redatto dal team di ricerca dedicato della LIUC Business School, con il coordinamento del Professor Francesco Bollazzi, Responsabile dell’Osservatorio, è stato sviluppato nel corso dell’anno al fine di approfondire la tematica relativa a opportunità e sfide presentate dall’Intelligenza Artificiale per il settore.
Il private banking è sempre stato caratterizzato dalla forte personalizzazione del servizio, focalizzato su una clientela di alto profilo con esigenze finanziarie complesse. Tradizionalmente, il rapporto tra banker e cliente si fondava su un elevato grado di fiducia, consulenza dedicata e una gestione finanziaria su misura. Tuttavia, con l’evoluzione delle tecnologie digitali, e in particolare con l’emergere dell’Intelligenza Artificiale (AI), il settore sta subendo una trasformazione significativa.
L’obiettivo dello studio di quest’anno dell’Osservatorio è quello di analizzare il concetto di Artificial Intelligence, individuare i possibili ambiti di applicazione nel comparto, analizzare vantaggi e possibili svantaggi nel suo impiego, valutare i rischi connessi, per poi identificare le sfide per il futuro per un piano sviluppo maturo del rapporto.
Alla presentazione sono intervenuti Vicedirettore generale di Banca Anna Gervasoni, Rettore LIUC - Università Cattaneo e Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Private Banking e Andrea Enrico Ragaini, Generali.
"L’intelligenza artificiale è uno strumento di lavoro ormai presente in tutte le attività finanziarie. Nel private banking ha anche un importante ruolo nell’aumentare i livelli di sicurezza e affidabilità. Integra e non sostituisce l’attività dei banker", afferma Anna Gervasoni, Rettore LIUC - Università Cattaneo e Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Private Banking.
"L’AI, attraverso l’automazione dei processi, l’analisi avanzata dei dati e la personalizzazione scalabile, sta modificando radicalmente il modo in cui i servizi di private banking vengono erogati", afferma Francesco Bollazzi, Responsabile dell’Osservatorio.
Dichiara Andrea Ragaini, Vicedirettore generale di Banca Generali: "La tecnologia rappresenta sempre più un fattore discriminante e distintivo nell’industria del Private Banking. L’evoluzione dei servizi digitali fino al contributo dell’intelligenza artificiale è già oggi parte importante dell’operatività che spalanca per il futuro molteplici opportunità nel continuo miglioramento della relazione tra banker e cliente. L’analisi dei dati e la personalizzazione delle soluzioni, abbinata alla crescente esigenze di diversificazione e automazione dei processi, aprono le porte ad una nuova modalità di custodire i patrimoni nel tempo e nelle sfide generazionali. E’ un percorso entusiasmante che ci vede in prima linea come Banca e come industria per garantire un futuro sempre più competitivo in primis al sistema Paese che ha nel risparmio privato una delle sue colonne principali".