(Teleborsa) - Il brand di alta gioielleria insieme al museo dell’arte del XXI secolo insieme per la quarta edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE 2024: nato nel 2001 come Premio per la Giovane Arte, a partire dall’edizione 2018 è diventato MAXXI BVLGARI PRIZE, rafforzandosi grazie al prezioso supporto di Bulgari. Il prestigioso riconoscimento rappresenta il nucleo fondante della collezione d’arte del MAXXI e nel corso degli anni si è rivelato un importante trampolino di lancio per molti artisti, valorizzandone le espressioni artistiche innovative e i linguaggi sperimentali.

Dal 25 ottobre 2024 è aperta al pubblico la mostra - curata da Giulia Ferrazzi - dei tre finalisti, Riccardo Benassi (Cremona, 1982), Monia Ben Hamouda (Milano, 1991) e Binta Diaw (Milano, 1995), che con le loro tre opere site-specifiche appositamente pensate e realizzate per questa occasione, vengono ospitati nella sala Gian Ferrari del museo fino al 2 marzo 2025.

La mostra dei tre finalisti si apre con una reading room immersiva - tra disegni, video, immagini - che guida il visitatore nel mondo concettuale degli artisti. Pur con mezzi espressivi differenti, le loro opere esplorano le nuove frontiere di un’arte capace di proiettarsi nel futuro, rileggendo il passato e il presente con sensibilità contemporanea.

Il percorso espositivo si inaugura con ASSENZAHAH ESSENZAHAH (2024) di Riccardo Benassi: all'interno di un montacarichi del MAXXI, due cani robotici eseguono coreografie ideate dall'artista, muovendosi al ritmo di una composizione musicale e di un testo laser proiettato sulle pareti. Questa installazione riflette su come le tecnologie emergenti trasformano i nostri spazi privati e le nostre dimensioni emozionali e fisiche, aprendo nuove prospettive sulle interazioni umane.

Al centro della sala, Juroom naar (2024) di Binta Diaw rievoca un evento storico del 1819. Sette colonne di carbone commemorano le sette donne di Nder, un villaggio senegalese, che si sacrificarono per sfuggire alla schiavitù durante un’invasione moresca. L’opera, avvolta da trecce di capelli e accompagnata da suoni e voci in lingua Wolof, invita a riflettere sulle forme di resistenza contro gli abusi.

Theology of Collapse (The Myth of Past) I-X (2024) di Monia Ben Hamouda è un’opera composta da dieci pannelli di ferro intagliati al laser con motivi ispirati alla calligrafia islamica e all'architettura delle moschee. Le lastre, dipinte con spezie come paprika, ibisco e cannella, sono installate sulla parete di fondo della galleria, creando un effetto visivo di collasso e rievocando la fragilità delle identità culturali contemporanee.

Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari, ha fatto sapere: "È per Bvlgari un onore essere arrivati alla quarta edizione del Maxxi Bvlgari Prize. C’è un filo sottile che collega l’arte alla gioielleria, ed è la creatività. Una forza che sottintende la necessità di generare emozioni attraverso linguaggi inediti e sorprendenti. Il valore dell’arte è un patrimonio globale da tutelare nel presente e per le generazioni a venire".

Francesco Stocchi, Direttore artistico MAXXI, ha concluso: "Giunto alla quarta edizione, il MAXXI Bvlgari Prize rappresenta il premio di riferimento per la valorizzazione dei giovani artisti italiani. Dal 2018 il museo collabora con Bulgari al fine di sostenere e promuovere i percorsi delle ultime generazioni di artisti, dando vita a un'ampia rete di ricerche e prospettive che affrontano urgenze contemporanee ed esprimono la complessità del tempo in cui viviamo".

MAXXI e Bvlgari poggiano la loro proficua collaborazione su una visione comune basata sulla sostenibilità, sulla creazione di opportunità per i talenti, sulla promozione del benessere della comunità.

La prestigiosa istituzione dedicata all’arte contemporanea, ad esempio, si avvia verso una trasformazione strategica con il progetto "Grande MAXXI”: elemento chiave è l’implementazione di un sistema di pannelli solari, progettato per generare un terzo dell’energia totale richiesta dal museo: iniziativa che segna un avanzamento più che significativo verso l’obiettivo di neutralità carbonica fissato per il 2026. Si aggiunge a ciò il "MAXXI Green", un’area dedicata a installazioni artistiche sostenibili, spazi per eventi all’aperto e giardini progettati secondo principi eco-compatibili. Questo nuovo luogo riflette così una visione del museo come laboratorio di sostenibilità, dove l’arte e il design si intrecciano con pratiche ambientali all’avanguardia, in risposta concreta alle pressioni poste dalla crisi climatica.

Dal canto suo, Bvlgari ha sviluppato una politica rigorosa per garantire la provenienza etica dei materiali, collaborando solo con fornitori certificati, che rispettano le normative internazionali in materia di diritti umani e ambientali. In questo contesto, il noto marchio ha introdotto processi di tracciabilità avanzati per le gemme e i metalli preziosi, assicurando la massima trasparenza nel loro percorso, dal sito di estrazione al prodotto finale. Inoltre, ha avviato progetti per il miglioramento dell’efficienza energetica dei suoi stabilimenti di produzione e delle boutique, nonché stretto partnership con organizzazioni non governative e istituzioni accademiche per portare avanti progetti sostenibili di grande impatto sociale.

(Foto: Foto MUSA)