(Teleborsa) - Quante canzoni sono state scritte al mondo è del tutto impossibile saperlo, ma il numero di brani pubblicati al giorno su una delle piattaforme più famose di musica in streaming come Spotify è possibile conoscerlo grazie ad una ricerca condotta da Luminate. Nel solo anno 2023, sono state 120 mila la canzoni caricate in 24 ore su Spotify, una cifra da record che corrisponde a 5 mila canzoni ogni 60 minuti, ovvero 83 canzoni al minuto e quasi 44 milioni all’anno.
Il trend è in forte crescita rispetto - ad esempio - al 2022 quando la media di brani pubblicati al giorno si attestava sui 93 mila mentre nel 2018 a solo, si fa per dire, 45 mila canzoni.
Spotify, al momento, raccoglie circa 185 milioni di brani, che hanno un costo piuttosto elevato legato alla memorizzazione dei cataloghi sui server: si è passati, infatti, da 35 milioni di euro nel 2019 a più di 130 milioni di euro nel 2022.

Al di là dei costi sopracitati, la mole di musica prodotta e riprodotta è spropositatamente enorme, pressoché impossibile da catalogare in modo ragionato, netto e preciso. Una risorsa fondamentale per avere traccia di 3000 anni di musica è rappresentata dal DEUMM, ovvero il Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti che torna in formato digitale. Fondato nel 1983 da Alberto Basso, a 40 anni dalla sua pubblicazione, è pronta la versione web della mastodontica enciclopedia musicale composta da oltre 35 mila voci - tra cui 15.000 compositori, 2.000 studiosi di musica, 700 critici musicali e 9 suonatori di carillon - che spazia dall’hip hop al claviorgano, dalla bimusicalità alla video-danza.
La nuova edizione di DEUMM verrà presentata il prossimo 30 ottobre al Teatro Palladium di Roma in un evento che vedrà insieme sul palco critici, giornalisti, artisti e musicisti protagonisti di una discussione e di performance dalla classica all’intelligenza artificiale.

Tra il 1983 e il 2005 il più importante dizionario di musica moderna in lingua italiana è stato pubblicato dal famoso editore italiano di opere di consultazione, UTET Grandi Opere; oggi Répertoire International de Littérature Musicale (RILM), riconosciuta dall'UNESCO per il suo contributo alla preservazione e diffusione del patrimonio musicale mondiale, ha acquisito i diritti completi dell’opera enciclopedica regalando ai nativi digitali una risorsa essenziale con l'obiettivo di trasformarla in uno strumento interattivo e di facile accesso per studiosi, studenti, musicisti e appassionati.
La transizione dal formato cartaceo a quello digitale sulla piattaforma Egret per il DEUMM è più che naturale e legittima nel mondo dell’editoria. Basti pensare che una delle enciclopedie più antiche e autorevoli al mondo come la Britannica è passata alla versione online già 14 anni fa: l’allora presidente Jorge Cauz annunciava infatti nel 2010 che quell’edizione sarebbe stata l’ultima raccolta impiegando una materia prima preziosa come la carta.
Il dizionario, dunque, si snoda in un percorso ragionato e comparato che va dai producer alla musica rinascimentale, attraversando sonorità etniche e folkloristiche, esplorando gli strumenti più antichi e al tempo stesso le ultime frontiere della produzione sonora contemporanea.
Il progetto è senza ombra di dubbio molto ambizioso e vede coinvolti studiosi ed esperti da tutto il mondo, con Antonio Baldassarre (Hochschule Luzern – Musik) e Daniela Castaldo (Università del Salento) come direttori scientifici e Zdravko Blazekovic in qualità di direttore esecutivo.
Il DEUMM rappresenta un nuovo passo verso la preservazione e la diffusione della conoscenza musicale, una rielaborazione e una restituzione del sapere musicologico planetario, attraverso una risorsa che è viva e in continua evoluzione e che è in grado oggi di accogliere nuove voci, biografie aggiornate di compositori del passato e studi su fenomeni contemporanei.

Il formato accessibile e inclusivo permette di superare i limiti fisici delle edizioni cartacee, rendendo possibile l'integrazione di materiali multimediali che arricchiscono ancor di più l'esperienza di consultazione e offrono al tempo stesso nuovi strumenti di analisi per la ricerca in campo musicologico e sulla sua perenne trasformazione: ogni anno, infatti, oltre al sistematico aggiornamento delle voci originali, saranno aggiunti circa 150 nuovi articoli, in una prospettiva globale che copre tutti i settori degli studi musicali.
La nuova edizione di DEUMM verrà presentata il 30 ottobre al Teatro Palladium di Roma in un evento che vedrà insieme sul palco critici, giornalisti e musicisti protagonisti di una discussione e di performance dalla classica all’intelligenza artificiale.