(Teleborsa) - "È prioritario scongiurare che il Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine (PSB) abbia ricadute negative sugli equilibri di bilancio e sulla capacità di investimento degli enti locali, in particolare delle Province", ha dichiarato Luca Menesini, presidente dell'Unione delle Province d'Italia (UPI), durante l'audizione presso le Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato. Secondo Menesini, ogni ulteriore riduzione della spesa corrente rappresenterebbe un pericolo per il ciclo degli investimenti, già in crescita negli ultimi anni, e deprimerebbe ulteriormente le risorse per le funzioni fondamentali delle Province.

Le Province italiane hanno contribuito per oltre un miliardo di euro all'anno al contenimento della spesa pubblica, ma devono fare i conti con un deficit di risorse ordinarie pari a 842 milioni per le loro funzioni fondamentali. "Negli ultimi tre anni, la spesa corrente delle Province è rimasta pressoché invariata, mentre la spesa per gli investimenti è cresciuta di oltre il 47%, senza produrre nuovo debito. Anzi, dal 2019 al 2023 il debito delle Province e delle Città metropolitane è diminuito di quasi il 18%", ha evidenziato Menesini, sottolineando che ulteriori tagli comprometterebbero i diritti dei cittadini e renderebbero impossibile garantire i servizi essenziali.

Il rappresentante UPI ha ribadito la necessità di garantire alle Province la possibilità di continuare a investire anche dopo il 2026, quando si concluderà l'impulso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Per far ciò, Menesini ha chiesto risorse mirate e il rafforzamento degli organici, affinché le Province possano progettare e realizzare investimenti locali.

Quanto alle riforme collegate al Piano Strutturale di Bilancio, Menesini ha chiesto che venga data priorità alla riforma ordinamentale delle Province, per definire un quadro normativo chiaro che valorizzi le loro funzioni e garantisca risorse adeguate. "È necessario un sistema elettorale che rappresenti pienamente questa istituzione costitutiva della Repubblica, insieme a un'organizzazione amministrativa efficiente e personale adeguato ai compiti assegnati", ha aggiunto.

Menesini ha, inoltre, rigettato la proposta di ulteriori tagli alla spesa corrente delle Province, anche in forma indiretta. Ha criticato le misure delineate nel PSB, come la trattenuta diretta sui trasferimenti erariali o l'obbligo per gli enti con avanzo di bilancio di accantonare un fondo per il finanziamento degli investimenti futuri e l'estinzione del debito. Ha definito "irricevibile" l'eventualità di incrementare il disavanzo da ripianare nei bilanci annuali.

"L'unico vincolo di finanza pubblica da applicare agli enti locali deve essere il rispetto dell'equilibrio di bilancio," ha concluso Menesini. Perciò, l'attuazione del PSB dovrà avvenire con un coordinamento della finanza pubblica che non penalizzi ulteriormente gli enti locali e, soprattutto, le Province, già sotto pressione per l’erogazione dei servizi essenziali.



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