(Teleborsa) - Intense relazioni tra Italia e Spagna e rispettivo ruolo all’interno dell’economia europea sono stati al centro dell’evento “The role
of Spain and Italy for growth: innovation, sustainability and strategic infrastructure for a more competitive Europe” organizzato a Madrid dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo
L’incontro, che si è tenuto presso l’Ambasciata italiana della capitale spagnola, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, associazioni, imprese e mondo della finanza che si sono confrontati sui temi della crescita economica, della transizione energetica e degli investimenti in infrastrutture strategiche.
“Spagna e Italia condividono valori culturali e relazioni commerciali, che continuano ad evolversi e a rafforzarsi in risposta alle sfide e alle opportunità economiche globali. Crediamo fermamente che gli investimenti in settori strategici come l’energia e le infrastrutture siano fattori fondamentali per uno sviluppo economico sostenibile e per favorire la competitività dell’Europa. Ci troviamo inuna fase di mercato favorevole, in particolare per l’investment banking, come dimostrano le numerose operazioni che hanno visto coinvolta la nostra Divisione IMI CIB in Spagna. Nel 2024 Intesa Sanpaolo, infatti, continua a confermare il suo ruolo di leader nel Paese, posizionandosi tra le prime 10 banche del mercato spagnolo nei Syndicated Loans. Come Gruppo intendiamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno su questo mercato e confermiamo il nostro supporto alle tante realtà imprenditoriali del Paese", ha detto Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo.
Come evidenziano i dati nel 2022, la Spagna è la seconda destinazione degli investimenti italiani all’estero (IDE), con oltre 43 miliardi di euro registrati e con oltre 100mila posti di lavoro diretti e indiretti creati dalle multinazionali italiane. Viceversa, la Spagna è il 7° paese per flussi di investimenti diretti verso l’Italia con circa 19 miliardi di stock e oltre 70mila posti di lavoro generati. Anche l’interscambio commerciale Italia-Spagna ha registrato nel 2023 un incremento, sia in termini di import italiano (+5,4% anno su anno) sia in merito all’export verso la Spagna (+2,1%), con un saldo che permane in terreno positivo della bilancia commerciale italiana nel 2023 pari a + 0,2 miliardi di euro.
I settori dell’energia e delle infrastrutture sono cruciali per la crescita perché forniscono le basi per uno sviluppo sostenibile, migliorano la competitività e guidano l’innovazione economica in entrambi i paesi. Molto è già stato avviato.
La Spagna si è impegnata a diventare un’economia circolare e a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Riducendo la dipendenza dalle fonti energetiche estere, potrebbe risparmiare più di 340 miliardi di euro in importazioni nei prossimi tre decenni. Entrambi i Paesi sono inoltre tra i principali mercati di fonti di energia rinnovabile in Europa.
Alla luce di questo scenario, la Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo ha scelto di dedicare una giornata per facilitare il dibattito sulle tendenze in atto, confrontarsi sulle sfide e le opportunità che si stanno aprendo, riflettere sui cambiamenti in ambito regolamentare e sull’importanza della cooperazione tra pubblico e privato, offrire spunti che possano permettere alle aziende di continuare a essere competitive.
I lavori sono stati aperti da Giuseppe Buccino Grimaldi, Ambasciatore d’Italia a Madrid e da Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, seguiti dall’intervento di Alejandra Kindelàn, Presidente dell’Associazione bancaria spagnola.
Gregorio De Felice, Capo economista di Intesa Sanpaolo, ha offerto un quadro del sistema infrastrutturale in Italia e Spagna. I due paesi sono entrambi in fondo alla classifica delle economie più avanzate per qualità e quantità di infrastrutture.
Da qui la necessità di ingenti investimenti, di una più stretta collaborazione tra pubblico e privato e di una maggiore cooperazione tra stati.
I temi chiave dell’evento sono stati poi approfonditi nelle due successive tavole rotonde. La prima, dedicata alle strategie e ai nuovi modelli di business nel settore energetico e moderata da Pedro Linares, Professor of Industrial Engineering at Universidad Pontificia Comillas, Director of the BP Chair on Energy and Sustainability, ha visto la partecipazione di: Steven Fernàndez, Global Head of Financial Markets and Corporate Development, Naturgy; Amalia Giannakikou, Head of Europe, Development & Investments, Masdar and Managing Director Masdar Europe; Mariangiola Mollicone, Head of Western Europe Renewables, Plenitude and Managing Director of ENI Plenitude Renewables Spain; Luc Steuns, Director of Strategy and Sustainability, CEPSA; Luca Matrone, Head of Industry Energy, IMI Corporate & Investment Banking Division, Intesa Sanpaolo.
Nella successiva tavola rotonda, moderata da Carlo Secchi, Emeritus Professor, European Economic Policy Bocconi University, European Coordinator, Atlantic TEN-T Corridor, European Commission, è stato approfondito il tema dell’impatto della transizione energetica sul settore delle infrastrutture e del ruolo degli operatori di rete per favorire la mobilità sostenibile. Tra i partecipanti Francisco José Aljaro Navarro, CEO Abertis; Stefania Belisario, Director Infrastructure, S&P Global Ratings; Antonio Llardén, Chairman Enagas; Erica Abisso, Head of ESG Advisory, IMI Corporate & Investment Banking Division, Intesa Sanpaolo; Riccardo Dutto, Head of Industry Infrastructure, IMI Corporate & Investment Banking Division, Intesa Sanpaolo.
La giornata è stata chiusa da Juan Pontoni, General Manager Madrid Branch, IMI Corporate & Investment Banking Division, Intesa Sanpaolo.
L’iniziativa - chiude la nota - conferma il costante impegno di Intesa Sanpaolo nel supportare la transizione energetica e nel favorire gli investimenti nelle infrastrutture sostenibili, così come previsto dal Piano d’Impresa 2022-2025 presentato dal CEO Carlo Messina.