(Teleborsa) - A seguito della notizia dell'avvio di un'istruttoria dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Infinite Styles Services CO. Limited con sede a Dublino, che gestisce il sito web italiano di Shein, per la possibile ingannevolezza di alcune affermazioni ambientali contenute sul sito shein.com, Federazione Moda Italia-Confcommercio pone l'attenzione al tema della sostenibilità a tripla E:Economica, Ecologica ed Etica-sociale.

"Il tema della sostenibilità – afferma Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio – è molto sentito dai negozi di moda, abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa e articoli sportivi, che rappresentiamo. Per questo dobbiamo lavorare tutti insieme, Istituzioni e filiera della moda,sulla valorizzazione del commercio di prossimità che rappresenta un punto di riferimento di trasparenza e fiducia per la clientela. Le scelte dei prodotti che i nostri negozi mettono in vendita rispondono a valutazioni sui fornitori, sul rispetto dell'adozione del contratto collettivo di lavoro nazionale, sulla qualità e salubrità dei luoghi di lavoro e sulle materie prime impiegate. A queste variabili si aggiungano i servizi di qualità e professionalità che diamo alla clientela. Preoccupa molto, però, la concorrenza di quei colossi del web che, pur operando sullo stesso mercato, non seguono le stesse regole, provocando effetti devastanti sul retail come dimostrano i dati evidenti a tutti. Abbiamo perso 5.080 negozi di moda nell'ultimo anno in Italia con quasi 10mila persone in cerca di nuova occupazione. Come Federazione Moda Italia-Confcommercio stiamo lavorando su più fronti, sia a livello nazionale che territoriale, per ridare fiducia alle imprese e per diffondere il valore economico e sociale dei nostri negozi di prossimità. Nei giorni scorsi – prosegue Felloni – abbiamo avuto modo di segnalare anche in Senato, alla IX Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e produzione agroalimentare, i problemi della nostra categoria e di riportare l'attenzione sulla filiera della moda che lega la produzione ai consumi. Abbiamo evidenziato, in tal senso, il ruolo fondamentale dei negozi di vicinato quale motore dell'economia e delle nostre città ribadendo anche in questa sede l'emergenza e quindi l'urgenza di interventi a favore del commercio di moda così come rappresentati al Ministro delle Imprese e del Made in Italy in occasione dell'ultimo Tavolo della Moda. Dopo l'entrata in vigore della Global Minimum Tax e del nuovo Codice del Consumo che regolamenta per la prima volta le vendite online. Occorre proseguire, al fianco di Confcommercio, con azioni mirate a tutela del principio 'stesso mercato, stesse regole' e lavorare anche per l'abolizione della soglia limite di 150 euro ai dazi doganali europei".