"L'Europa è incompiuta", ha affermato Mattarella ricordando le "recenti lucide scelte dalla commissione von Der Leyen a seguito della pandemia". Si tratta di "scelte di discernimento significative" sfociate nelle "politiche coraggiose sul debito con Next Generation Ue", ha aggiunto. Il presidente della Repubblica ha poi aggiunto che abbattere il debito pubblico è una "necessità ineludibile" e ha spiegato che "sul fronte del debito l'Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un pagatore affidabile". Mattarella ha sottolineato che l'andamento dei tassi "è un termometro opinabile" e "l'Italia è un debitore onorabile con una storia trentennale, gli avanzi statali primari annui e con un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi".
"Una domanda semplice: il vincolo esterno o piuttosto interno, come sarebbe più corretto dire, deriva dalle regole o dal debito? Merita una riflessione che interpella la situazione debitoria dei Paesi dell'Unione e sollecita a mettere a sistema, in termini fiscali ed economici, quanto oggi è affidata alla sola Banca Centrale Europea", ha dichiarato il presidente della Repubblica. "Il tema - ha aggiunto - non è puramente finanziario ma costituisce una questione civile, sociale e democratica, intersecando le questioni della libertà economica e dell'eguaglianza dei cittadini e della credibilità internazionale di uno Stato", ha aggiunto.
"Molta strada resta da fare per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie – ha proseguito –. Una dimensione europea potrebbe costruire verità. Non un invito a trascurare il debito, che è necessario abbattere, ma invito a completare l'edificio finanziario europeo".
Mattarella ha quindi invitato a "riflettere, allargare gli orizzonti e quindi assumere soluzioni per le sfide che il mondo si trova ad affrontare a partire dalla sostenibilità".