(Teleborsa) - Il libro si trasforma, cambia pelle, diventa un oggetto multimediale e interattivo, che può fungere da strumento per avvicinarsi al mondo delle arti visive, che a sua volta sta affrontando grandi cambiamenti: in un panorama economico come quell’editoria italiana, che nel 2024 vede cadere tutte le misure di sostegno economico pandemiche e può vantare ancora un quarto posto fra i grandi mercati europei, la tecnologia deve essere un traino per conquistare preziose nicchie di lettura.
In questo particolare momento storico, tecnologia e tradizione si prendono per mano per andare incontro all’innovazione. Così una Casa Editrice come D’ORO Collection - che riporta in vita secoli di storia e di tradizione dal Medioevo a oggi e i cui volumi vengono realizzati secondo le proporzioni dell’Uomo Vitruviano di Leonardo - ha realizzato insieme all’artista Federico Solmi, antesignano della digital art, una trilogia che mescola l'antica tecnica della legatoria alla videoarte, alla pittura e alle nuove tecnologie.
Il trittico si chiama "The Grand Voyage" ed è stato presentato il 16 luglio a Venezia, a chiusura della mostra evento "SOLMI - Ship of Fools", in dialogo fra arte, editoria e innovazione.
"The Goddess", la contemporanea e vanesia Cleopatra; "The Wizard", il nobile in contemplazione metafisica; "The Wanderer", il guerriero medievale tra introspezione adulta e meraviglia infantile: sono loro i personaggi che Federico Solmi ha deciso di rendere protagonisti della trilogia, mettendoli in luce con la sua acuita ironia e facendo in modo che all'interno di ogni singolo libro, navighino in un universo generato al computer, travestiti con costumi di epoche diverse, in loop di un minuto che richiamano mitologia e cultura contemporanea.
Dall’uomo vitruviano all’uomo di Gutenberg per giungere ad una nuova forma, tutta ancora da scoprire: se nel 1962 Marshall McLuhan aveva teorizzato il cambiamento nella coscienza umana che l’avvento del libro stampato aveva provocato , la trilogia "The Grand Voyage" dimostra che siamo pronti al passo successivo.
Durante l’incontro del 16 luglio, nel suggestivo Palazzo Donà delle Rose di Venezia - che ha visto protagonisti Federico Solmi, Alessandro Tiezzi e Davide Sarchioni (Founder e Artistic Director VDA by Var Group) e Dino Salvatore Giorgio (Founder D'ORO Collection) - si è ripercorso il cammino di Federico Solmi insieme Var Digital Art by Var Group, l’azienda attivamente impegnata nella promozione del rapporto tra arte e impresa attraverso le tecnologie digitali e imprescindibile supporto creativo e tecnologico nella mostra veneziana di Solmi.
La mostra, visitabile fino al 28 luglio, è articolata attorno a diversi nuclei di opere, tra video, dipinti, un’opera in VR, sculture in ceramica, un’innovativa scultura olografica sviluppata in collaborazione con Var Group - la prima del suo genere - e un lavoro in anteprima assoluta: Ship of Fools, opera di dimensioni 3 metri per 6, ispirata a La Zattera della Medusa di Gericault, con riferimenti alla Repubblica di Platone e a un libro omonimo del 1494 di Sebastian Brant, pubblicato a Basilea e illustrato con 114 xilografie.
E proprio Var Group, in occasione della convention 2024 "Hello Dreamers" - il 3 e 4 ottobre al Palacongressi di Rimini – continuerà a parlare di arte e tecnologia presentando il lato visionario dell'evoluzione digitale: un incontro dedicato a tutti coloro che non hanno paura di sognare e di "far vibrare la loro anima digitale".
SOLMI - Ship of Fools, curata da Dorothy Kosinski e co-curata da Renato Miracco, è realizzata in partnership con Var Digital Art by Var Group. La Carl & Marilynn Thoma Foundation ha generosamente contribuito alla costruzione di questo progetto, mentre il supporto museale proviene dalla Phillips Collection, avamposto dell’arte contemporanea negli Stati Uniti, dove Federico Solmi è presente con diverse opere nella collezione. La strategia di comunicazione della mostra è affidata a HF4 di Marco del Bene.