(Teleborsa) - "Il 5 e 6 giugno il servizio taxi sarà regolare, sospeso lo sciopero. Il tavolo convocato al Mit si è concluso con esito positivo". Lo riferisce lo stesso Ministero in una nota sottolineando che il viceministro Edoardo Rixi "ha ringraziato le oltre 30 sigle di associazioni in rappresentanza del mondo dei taxi che hanno partecipato alla riunione alla Sala Biblioteca al Mit". Rixi,prosegue la nota, ha voluto sottolineare l'importanza dell'incontro come "senso di responsabilità nei confronti di tutti gli operatori impegnati sul territorio". La convocazione del prossimo tavolo è programmata al Mit lunedì 17 giugno alle ore 11.

Bene per Assoutenti la sospensione dello sciopero di 48 ore indetto dai tassisti per i giorni del 5 e 6 giugno, "ma il Governo non deve cedere alla lobby dei taxi sul fronte dell’aumento delle licenze".

“Accogliamo con soddisfazione la decisione dei sindacati di categoria di sospendere lo sciopero – afferma il presidente Gabriele Melluso – Si trattava infatti di una protesta sbagliata che andava ad unico danno dei cittadini, privati ingiustamente di un servizio già inadeguato e insufficiente anche in assenza di scioperi. Il Governo, però, non deve cedere alle pressioni della lobby dei taxi, e deve proseguire sulla strada delle riforme nel settore del trasporto pubblico non di linea, estendendo il confronto alle associazioni dei consumatori, partendo dal presupposto che l’aumento delle licenze nei comuni è un dogma inviolabile” – conclude Melluso.

Di "pessima notizia" parla invece l'Unione Nazionale Consumatori. "Se per evitare uno sciopero si deve finire per dare il definitivo colpo di grazia al già pessimo servizio pubblico non di linea, molto meglio che i tassisti scioperino. Per il consumatore è preferibile sapere subito che il 5 e il 6 giugno non ci saranno i taxi, piuttosto che illudersi per tutto l'anno di poter prendere un taxi per arrivare prima a destinazione per poi essere invece costretto a rinunciarci dopo un'attesa tanto lunga e snervante quanto vana" sottolinea il Presidente Dona.

"Quanto ai decreti del ministro Salvini, vanno rivisti per non ostacolare la professione degli Ncc. Nessuna pausa ci deve essere tra la prenotazione di una corsa e l'altra e la partenza non deve coincidere con l’arrivo del servizio precedente. Non si possono mettere regole anticoncorrenziali che rendono pessimo il servizio degli Ncc solo per accontentare i tassisti" conclude Dona.