(Teleborsa) - I sindacati italiani e tedeschi di Ita e Lufthansa, in una lettera congiunta, chiedono alla commissaria Ue all'Antitrust Margrethe Vestager che indaga sull'aggregazione delle due compagnie, di "ascoltare le voci dei dipendenti". Nella missiva le organizzazioni sindacali sottolineano di "essere disponibili al dialogo in ogni momento" e ribadiscono il loro "pieno supporto" all'operazione di aggregazione anche nell'ottica di fronteggiare la "concorrenza sleale" proveniente da fuori l'Europa.
Sindacati e associazioni di settore che, secondo quanto si apprende, sono stati convocati da Ita Airways per il prossimo 11 giugno alle ore 14:30.
Sul progetto di fusione Ita-Lufthansa, nella Commissione europea "stiamo ancora discutendo le preoccupazioni e i possibili rimedi" riguardo all'impatto negativo sulla concorrenza e sui consumatori. "Come in altri casi, quando abbiamo una preoccupazione, è perché ci sta un rischio che i consumatori debbano pagare prezzi più alti, o non abbiano le stesse frequenze di voli che hanno oggi a disposizione. Oggi, quindi, la discussione è in corso e non abbiamo ancora una conclusione", così nelle scorse ore proprio la vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per la Concorrenza, Vestager, aveva replicato a una domanda sul braccio di ferro in corso tra l'Antitrust comunitario e le due compagnie aeree italiana e tedesca, appoggiate dai rispettivi paesi, sulle richieste di evitare una eccessiva concentrazione sul mercato, lasciando ai vettori concorrenti alcune rotte e slot aeroportuali.
"Penso che sia davvero importante che i cittadini, i consumatori, i clienti e le imprese possano contare sulla Commissione, e il fatto che noi effettuiamo valutazioni approfondite e che collaboriamo con le imprese per risolvere le preoccupazioni" di concorrenza, ha osservato Vestager, che ha quindi ribadito e rivendicato le proprie posizioni e il proprio operato in questi 10 anni in cui ha avuto la responsabilità dell'Antitrust Ue. "Penso di essere stata responsabile di 3.000 casi di fusioni, più o meno, in questi dieci anni, e come si può vedere dalle nostre statistiche, nella stragrande maggioranza dei casi diamo semplicemente il via libera. Le imprese vanno avanti con la logica della fusione, che prevede una procedura semplificata, breve ed efficace".
"Poi - ha continuato Vestager - abbiamo un gruppo di fusioni in cui sono necessari dei rimedi; le imprese si fanno avanti e risolvono i problemi di concorrenza. Naturalmente questa non è una scienza esatta, c'è un po' di margine. Ma il nostro punto di riferimento è che dobbiamo rimpiazzare la concorrenza che è stata persa" sul mercato a causa della fusione. "E infine ci sono i pochi casi in cui dobbiamo vietare le fusioni. Penso che in totale siano stati finora 10. Quindi, è davvero raro che accada", ha sottolineato la vicepresidente della Commissione. Vestager.
Intanto, secondo quanto riferiscono fonti del MEF, il Ministero dell'economia e delle finanze ha depositato in Commissione antitrust le risposte agli ultimi rilievi sollevati dall'organismo europeo e non ci sono richieste di rinvio della decisione da parte dell'organismo europeo guidato da Margrethe Vestager.