(Teleborsa) - Continua con numeri da record la crescita di iziwork, l’agenzia per il lavoro digitale che sta rivoluzionando il mercato del lavoro somministrato e il reclutamento grazie alla tecnologia e all’intelligenza artificiale. Nel 2023 l’azienda ha registrato un fatturato di 80 milioni di euro, in aumento del +30% rispetto al 2022. Un’espansione sorprendente perché in controtendenza rispetto al mercato del lavoro in somministrazione, che secondo l’ISTAT è in calo del -2,3% nell’ultimo trimestre 2023. L’incremento dei ricavi di iziwork nel 2023 conferma la continua crescita degli ultimi anni: nel 2022 il fatturato si attestava, infatti, a quota 56 milioni di euro (+167% sul 2021). Si legge in una nota inviata dall'agenzia.
A spingere i risultati sono soprattutto i settori retail, con un boom del +155%, e logistica/trasporti (+59%). Bene anche il segmento dei servizi alle imprese, cresciuto del +18%. Migliaia le figure ricercate e selezionate in questi comparti: tra questi, commessi, venditori, magazzinieri, picker, operai, camerieri, autisti di mezzi leggeri e pesanti e molti altri. Non è da meno la richiesta di figure manageriali in tutti i settori. Nel 2023 è stata anche lanciata la business unit Professionals, dedicata al recruiting di profili specializzati per le aziende italiane e internazionali, che ha registrato 1 milione di euro di ricavi.
iziwork si contraddistingue per il suo modello, in cui tecnologia e intelligenza artificiale sono al servizio della capacità umana. Grazie a questo approccio, la società può contare su una struttura più snella e performante a fronte di costi ridotti: oltre agli headquarter di Milano, iziwork è presente sul territorio con 9 hub e ha iniziato a espandersi anche grazie al Partner Model. Con questo progetto, lanciato a inizio 2023, la start-up tech sta costruendo una solida community di agenti commerciali, il cui scopo è facilitare e accelerare l'espansione dell'azienda, permettendole di presidiare tutto il territorio nazionale in modo agile, flessibile e capillare. L’iniziativa è in fase di potenziamento e conta attualmente 15 Partner.
L’ambizione di iziwork è chiudere l’anno con un’ulteriore crescita del +30%, attraverso una serie di nuovi progetti e il rafforzamento del segmento "Ricerca e selezione". Nel primo semestre del 2024 verrà lanciata, infatti, la business unit Winsearch, dedicata al reclutamento di professionisti di middle management. In più, la start-up tech vuole mettere a frutto questi anni di rapida crescita con l’apertura di 7 nuovi hub (Abruzzo, Basso Piemonte, 2 in Emilia-Romagna e 2 in Veneto) volti a rafforzare la presenza sul territorio e continuando a investire sul Partner Model. La strategia messa a punto porterà, inoltre, all’inserimento nel corso dell’anno di oltre 60 professionisti nel team, che si aggiungeranno ai 130 attualmente in organico (con una presenza femminile del 58%).
Per quanto riguarda i settori, iziwork vuole consolidare la propria posizione nel retail e nella logistica, e guarda soprattutto al mercato delle figure specializzate con l’obiettivo di avere un impatto sempre più marcato in settori che esigono un elevato livello di competenze, dando il proprio contributo per mitigare il problema della carenza di manodopera specializzata.
"iziwork è nata da un’idea tanto semplice quanto dirompente: rivoluzionare il settore delle agenzie del lavoro grazie alla tecnologia – ha commentato Pierluigi Lauriano, Amministratore Delegato di iziwork in Italia. Siamo felici di aver intercettato in così poco tempo l’interesse di tante aziende in tutta Italia con l’approccio tech e la competenza dei nostri recruiter, dimostrando di poter soddisfare le esigenze di ogni settore. Tecnologia e intelligenza artificiale stanno avendo un impatto decisivo sul comparto delle risorse umane. Noi questo cambiamento lo stiamo anticipando e guidando, offrendo a clienti e persone in cerca di lavoro un servizio rapido, flessibile e che, dati alla mano, è estremamente efficace nel far incrociare domanda e offerta di lavoro. In un momento storico in cui le aziende faticano a trovare manodopera, contare su una realtà giovane, reattiva e tecnologica come la nostra può dare un vantaggio competitivo importante. A dirlo sono i numeri: veniamo da tre anni di grandi performance e ora guardiamo al 2024 per fare nuovi investimenti sul mercato italiano. Vogliamo essere sempre più presenti sui territori, tramite gli hub e i partner dislocati su tutto il territorio nazionale, e porre le basi per una crescita futura che ci porti a quadruplicare i ricavi nei prossimi cinque anni".
Nata in Francia nel 2018 e acquisita nel 2023 da Proman, leader francese nel mercato del lavoro temporaneo e delle risorse umane, iziwork è sbarcata in Italia nel 2020 con un piano di sviluppo supportato da un round di finanziamento di 70 milioni di euro, introducendo un modello di business innovativo, che fa della tecnologia il suo punto di forza. Intelligenza artificiale e analisi dei dati real time permettono, infatti, all’azienda di abbattere i tempi e i costi di ricerca della forza lavoro, posizionandola come partner ideale per le aziende in cerca di lavoratori a tempo determinato.
Da quando è arrivata in Italia, iziwork ha aiutato oltre 1.200 aziende a reperire collaboratori sul mercato, e ha trovato lavoro a più di 75mila persone. Il tutto grazie alla piattaforma proprietaria, che conta oltre 570 mila iscritti e un database totale di più di 1 milione di candidati. Un’infrastruttura tecnologica che si fonda sull’algoritmo progettato da iziwork per la preselezione dei migliori candidati tramite l’Intelligenza artificiale, configurato per rispondere in modo personalizzato alle richieste dei clienti. Per chi cerca lavoro, l’app rappresenta, inoltre, un punto di contatto continuo, 24 ore su 24. iziwork aspira, infatti, a supportare la formazione e la crescita dei
lavoratori temporanei italiani, diventando un vero e proprio "career partner".
A partire dal 2021, l’azienda ha avviato il percorso di espansione e consolidamento nel Paese, inaugurando i primi 9 hub regionali: Brescia, Bergamo, Torino, Parma, Pordenone, Verona, Roma, Crema e l’ultimo arrivato di Ancona, che si aggiungono alla sede centrale di Milano. Questo modello di business permette di centralizzare molte funzioni e dare agli Hub la possibilità di servire territori più ampi rispetto ad un'agenzia classica, mantenendo un livello di servizio più alto della media del mercato.