(Teleborsa) - “Con la riforma fiscale vogliamo tendere una mano ai contribuenti onesti, quelli che hanno intenzione di pagare ma hanno difficoltà finanziarie. Da qui l’idea di abbassare le sanzioni e dare la possibilità di rateizzare ulteriormente. E anche gli altri due interventi all’esame del Parlamento, sanzioni e riscossione, vanno nella stessa direzione”. Lo ha detto il Vice Ministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso del convegno “La riforma fiscale: presentazione dei testi unici”, promosso dalla Fondazione Commercialisti Odcec di Milano, presieduta da Luigi Pagliuca, in collaborazione con le Fondazioni dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Firenze, Napoli, Torino e Roma.
“Quella dei testi unici è una svolta importante, perché raccolgono tutta la normativa fiscale ed economica in maniera organica e lineare. Un lavoro importante svolto dall’Agenzia delle Entrate - ha spiegato Leo - con 50 funzionari che se ne sono dedicati a tempo pieno. Sono testi unici compilativi, che rimettiamo alle considerazioni degli addetti ai lavori nei prossimi mesi: tutti i suggerimenti saranno ben accolti. La novità è che in questo modo cambiamo i materiali su cui si fonda l’attività dei professionisti”.
Secondo Ernesto Maria Ruffini, direttore Agenzia delle Entrate, “i testi unici dell’Agenzia delle Entrate in materia fiscale sono un riferimento normativo finalmente semplice, nel quale vengono organizzate anche le agevolazioni fiscali. La stratificazione normativa che si è succeduta negli anni ha creato un labirinto, una giungla normativa che rende difficile conoscere il perimetro di gioco e le regole di ingaggio, oppure offre la possibilità ai contribuenti meno leali di nascondersi. Organizzare le norme è dunque un primo passo di grande importanza: essere riusciti a sistematizzare tremila articoli di legge e 7-800 disposizioni normative in 9 testi unici a disposizione dei contribuenti è una svolta. Un modo per garantire anche il principio di uguaglianza, dando la possibilità ai contribuenti di conoscere il perimetro del sistema tributario italiano. Sono testi che, tra l’altro, aggiorneremo man mano che il governo approverà nuove leggi.
Da quest’anno - ha aggiunto Ruffini - esisterà, inoltre, un modello lineare e ulteriormente semplificato della dichiarazione dei redditi. Per i professionisti sarà come avere un praticante in studio che compila un pre-lavorato. L’obiettivo è portare avanti questa collaborazione tra le parti interessate”.
In apertura dei lavori Luigi Pagliuca ha evidenziato che “la visione del rapporto con l’Agenzia delle Entrate è finalmente sulla strada giusta, l’auspicio è di lavorare per raggiungere una sinergia totale. Occorre sottolineare che anche con le istituzioni nazionali e locali - ha rimarcato il presidente della Fondazione dei commercialisti di Milano - c’è un nuovo rapporto di grande collaborazione. Con questo focus di Milano viene sancito l’avvio di un percorso comune tra le Fondazioni degli Odcec del territorio, che si rimboccano le maniche con l’obiettivo di lavorare allo sviluppo di una categoria professionale sempre più moderna e al passo coi tempi”.
Per Vincenzo Moretta (numero uno della Fondazione Odcec di Napoli), “è importante la sinergia tra le Fondazioni in modo da sottolineare le esigenze dei professionisti. I passi avanti si vedono, soprattutto nel rapporto con l’Amministrazione finanziaria”. “La riforma fiscale va a beneficio dell’intero sistema economico - ha detto Andrea Borghini, presidente della Fondazione Telos Centro Studi Odcec Roma, che oggi è complesso sotto molti suoi aspetti.
In particolare, i testi unici potrebbero aiutare a semplificare l’ambito fiscale e anche quello professionale, rendendo finalmente più semplice il lavoro dei commercialisti”. Enrico Terzani, presidente dell’Odcec Firenze, ha ricordato come “la riforma fiscale arriva dopo decenni di attesa: l’auspicio è che adesso i testi unici possano contribuire a regolamentare questo settore”, mentre Roberto Frascinelli (presidente della Fondazione Piero Piccatti e Aldo Milanese dell’Odcec Torino), ha sostenuto che “il ruolo dei commercialisti in questa fase economica e fiscale è importantissimo, siamo ambasciatori nell’evoluzione culturale delle imprese”.