In particolare - spiega Pratelli- "siamo nella 104esima posizione per quanto riguarda la partecipazione economica, aspetto strettamente collegato al Gender Pay Gap. Questo significa che abbiamo un Gender Pay Gap. di oltre 15% nel settore privato e parliamo di un gender pay gap unadjusted che si rivolge cioè solo alla differenza retributiva tra uomo e donna, se invece andiamo a considerare anche la differenza di tipologia contratto, part time o full time saliamo oltre il 20%.
Ad oggi è stimato che ci vorranno circa 131 anni per raggiungere la parità di genere al mondo, abbiamo molta strada fare perchè consideriamo che questo è legato a fattori culturali come, ad esempio, la genitorialità che purtroppo rappresenta ancora uno scoglio nella vita delle donne che tra l'altro si occupano del lavoro di cura, oltre del 70%, 6 ore al giorno contro le 2 degli uomini, questo ci posiziona molto più vicini a Paesi dell'Est Europa piuttosto che ad altri Paesi geograficamente più vicini, come Francia o Germania".
"Infine, conclude Pratelli - abbiamo anche una percentuale molto bassa di laureate STEM, nonostante i dati dimostrino che le donne si laureano in minor tempo e con voti più alti rispetto ai colleghi uomini quando però entrano nel mondo del lavoro il numero delle donne scende al 40%, per calare ancora al 30% in posizione quadro e crollare a poco più del 20% se parliamo di donne dirigenti".