(Teleborsa) - E' in corso l'esame in commissione della Delega al Governo per il recepimento puntuale delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea (Legge di delegazione europea 2022-2023), esclusa ogni altra disposizione di delegazione legislativa non direttamente riconducibile al recepimento degli atti legislativi europei.

Per quanto concerne la scuola, il sindacato Anief ricorda che "se l’anno scolastico 2023-2024 si è aperto con un numero di 200mila precari e altrettante cattedre vacanti è proprio responsabilità dei governi che non hanno tenuto conto delle indicazioni europee contenute nella Direttiva 70/1999, relativa proprio all’abuso di contratti a tempo determinato e alla disparità di trattamento tra contratti e tempo determinato e indeterminato".

Per il giovane sindacato della scuola, in tema di precariato, serve una risposta importante che comprenda la stabilizzazione ed i risarcimenti danni, ma anche l'annullamento delle disparità di trattamento di cui è vittima il personale precario. Per questo l'Anief chiede: un doppio canale automatico per la stabilizzazione; la stabilizzazione del personale AFAM; la parità di trattamento giuridico ed economico del personale precario; un’indennità di servizio per il personale precario; l’estensione della carta del docente a tutti i supplenti.

Il sindacato rappresentativo Anief, dopo aver denunciato nel 2010 l’abuso dei contratti a termine dei precari italiani ed avere ottenuto nel 2014 una prima sentenza di condanna della legislazione italiana con la sentenza Mascolo dinanzi alla Corte di giustizia europea, dimostra di essere, con queste richieste di modifica, fedele interprete della norma comunitaria.