(Teleborsa) - L'Aula della Camera ha respinto il trattato di ratifica del MES, conosciuto anche come Fondo salva-stati, respingendo l'articolo 1 del Trattato con 72 voti a favore, 184 contrari e 44 astenuti. La Lega ha capitanato il fronte dei no assieme a Fratelli d'Italia, unendo i suoi voti a quelli del Movimento 5 Stelle, mentre Forza Italia si è astenuto assieme a Noi Moderati. Hanno vitato a favore Pd, Iv e Azione.

La maggioranza si è dunque divisa su un tema cruciale, offrendo un segnale politico di fragilità, ma un segnale positivo arriva dalla reunion di FdI e Lega. Dall'opposizione si è gridato comunque alla crisi di maggioranza e sono state chieste le dimissioni del governo.

"Sul MES la Lega non ha mai cambiato idea in vent’anni, è uno strumento inutile se non dannoso che porterebbe un lavoratore italiano a dover mettere dei soldi per salvare una banca tedesca", ha affermato il leader leghista Matteo Salvini, ribadendo "non penso sia utile e siccome il Parlamento è sovrano, il Parlamento vota in base all’interesse nazionale italiano: i tedeschi fanno gli interessi tedeschi, noi quelli degli italiani. La posizione della Lega è sempre stata e continua a essere chiara".

Diversa la posizione di Forza Italia, che teme un isolamento in Europa. "Vogliamo esprimere un’astensione sulla proposta di parere contrario al MES perché il MES sarà un’opportunità e non un obbligo e perché bisogna continuare con una collaborazione e un confronto continuo e costruttivo con le istituzioni europee", ha affermato il capogruppo in commissione Bilancio Roberto Pella.

La bocciatura al MES, tuttavia, mette in imbarazzo l'Europa, giacché l'Italia è l'unico Paese a non aver ratificato il Trattato. Ciò blocca l'entrata in vigore di una riforma importante, che avrebbe introdotto, fra l'altro, un meccanismo di aiuti in caso di diffuse crisi bancarie. La riforma, approvata a suo tempo anche dall’Italia, avrebbe dovuto essere solo ratificata dai parlamenti dei Paesi membri entro il 31 dicembre di quest’anno. Tant'é che Bruxelles era da tempo in pressing su Roma per la sua approvazione.

"Ho preso atto del voto espresso oggi dal Parlamento italiano in merito alla ratifica del trattato del MES. Pur nel pieno rispetto delle deliberazioni parlamentari, mi rammarico per l’esito", ha affermato il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, ricordando che "l’Italia rimane l’unico Paese che blocca la finalizzazione di una riforma su cui tutti ci siamo impegnati nel 2021. Il pResidente ha poi ricordato che il MES è un "elemento chiave della rete di sicurezza comune nell’Eurozona".