Quali punti di forza e le possibilità di sviluppo dell'area industriale di Benevento?
"Sono già abbastanza notevoli, è stato recuperato il disavanzo di tempo che si è costruito negli anni passati: c'è una sorta di attrazione. Ne è un esempio l'investimento dell'azienda della Lituania (gruppo Solitek, leader in Lituania nella produzione di pannelli fotovoltaici ndr) che darà al lavoro a 300 unità operative. Ci sono, poi, anche altre iniziative che sono partite da parecchio. Voglio vedere all'opera questa nuova definizione del Zes per capire se va meglio con il dato unitario oppure con l'impronta che era data precedentemente. Vedremo il da
farsi. Spero non ci sia un atteggiamento burocratico all'infinito che è l'unica cosa che schiaffeggia gli interessi, i bisogni delle comunità".
Quali, nel dettaglio, le perplessità sul fronte della Zes Unica per il Mezzogiorno che partirà da gennaio 2014?
"Ho visto molto perplessità di tanti. Perplessità magari presenti in Regione dove ritengono di essere stati un po' espropriati, e quello è comprensibile. Spero che sia comprensibile il fatto che tutti quanti noi ci aspettiamo una lubrificazione del rapporto di natura burocratica perché arriveranno centinaia o migliaia di pratiche che rischiano di andare un imbuto. Mi auguro che questo imbuto non si verifichi. Se si verifica è una forma di suicidio: in quel caso altro che capitalizzare le somme che dovrebbero arrivare dall'Europa con la terza rata del PNRR che ci è stata promessa e garantita. Certo è che stiamo registrando una così incredibile: un governo che dice di essere per l'autonomia però invece poi, alla fine, centralizza il tutto. Mi pare una cosa un po' dissociata".